24 Novembre 2009
Cia Marche: le pensioni in agricoltura non bastano più
Recuperare il potere d'acquisto delle pensioni. Migliorare i servizi sociali rendendoli più efficienti. Sono queste le due principali istanze che Cia Marche e Associazione pensionati hanno sottoposto ad alcuni esponenti del governo regionale in tema di stato sociale ed agricoltura. Settore che, specie nelle Marche, sconta da tempo una crisi particolarmente grave. "Eppure troppo spesso sembrano passare in secondo piano le istanze dei pensionati del settore primario. Bisogna tornare a dare centralità attraverso azioni concrete ad una categoria che rappresenta una risorsa decisiva per l'agricoltura stessa, ma anche per la società e la famiglia", ha spiegato il presidente della Cia Marche Nevio Lavagnoli che ha coordinato l'appuntamento a Palazzo Raffaello sede della Regione Marche e al quale hanno partecipato anche il presidente nazionale dell'Anp Mario Pretolani, la presidente Anp Marche Fiamma Russo, il vicepresidente della Cia Marche Gianfranco Santi. E' stato un invito circostanziato, preciso quello di Anp e Cia al quale hanno risposto l'assessore all'Agricoltura e vicepresidente della Giunta Paolo Petrini e l'assessore alla Sanità Almerino Mezzolani.
L'incontro è seguito alla mobilitazione organizzata in tutta Italia venerdì scorso 20 novembre e che nelle Marche ha avuto il suo riferimento nel gazebo di Piazza d'Armi dove è stato distribuito materiale informativo rispetto alle proposte avanzate da Anp e Cia, proposte ribadite ieri agli esponenti della Giunta.
Detassare la tredicesima mensilità nelle pensioni; elevare il livello medio di reddito per l'accesso alla 14° mensilità introdotta nel 2007 ed eliminare la disparità di trattamento tra ex dipendenti e lavoratori autonomi; aumentare le pensioni sino a 600 euro mensili; ridurre le aliquote irpef e restituire le tasse non dovute (fiscal drag). Sono questi gli elementi base elencati dalla presidente Anp Marche Fiamma Russo utili a centrare il primo degli obiettivi fissati dalle organizzazioni, vale a dire consentire al potere d'acquisto delle pensioni di tornare a livelli adeguati.
Altro punto ben scandito e declinato da Cia e Anp la necessità di rendere operativo il tavolo con le regione per attivare concretamente il percorso concertativo previsto dalla nuova legge sul federalismo fiscale. Ed anche qui l'elenco di azioni possibili è stato piuttosto articolato: finanziamento del Fondo nazionale sulla non autosufficienza e definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali ed assistenziali. Il percorso non è semplice, non sarà probabilmente breve, ma la crisi economica che è divampata anche nelle Marche mettendo in ginocchio il settore primario non sembra concedere troppo a scenari di medio lungo periodo. "Sta diventando questione di sopravvivenza", sostenevano i pensionati agricoltori all'uscita di Palazzo Raffaello.