Cia Salento: annullare subito cartelle dai Consorzi di Bonifica
L'appello dell'organizzazione sui solleciti di pagamento arrivati agli agricoltori per servizi relativi al 2018 mai svolti
Servizi nessuno, ma in compenso tante cartelle da pagare, anche e soprattutto per quei servizi di cui non vi è traccia da anni. In questi giorni, in tutto il Leccese, stanno arrivando agli agricoltori nuove cartelle e i relativi solleciti di pagamento dal Consorzio di Bonifica Ugento e Li Foggi. In molti casi si tratta di somme relative ai servizi di bonifica riguardanti l’anno 2018.
“Questa è una storia infinita e assurda”, ha dichiarato Benedetto Accogli, vicepresidente regionale di Cia-Agricoltori Italiani Puglia e presidente di Cia Salento.
“I consorzi commissariati non funzionano, non erogano alcun servizio di bonifica dei terreni, non fanno progettazione e programmazione, non danno risposte né sulla difesa del suolo né sulle opere di infrastrutturazione irrigua -ha aggiunto Accogli-. Per questo motivo abbiamo chiesto, e torniamo a farlo, una riforma complessiva dei consorzi di bonifica commissariati e l'annullamento del pagamento dei tributi a carico degli agricoltori. Quelle cartelle non hanno senso”.
“Il Salento è un territorio massacrato e devastato dalla Xylella -ha ricordato Accogli-. Attualmente, le aziende salentine non hanno reddito e stanno cercando di andare avanti ugualmente, tra debiti e sacrifici. Di tutto questo occorre si tenga conto, non è possibile dimenticarlo”.
La posizione dell’organizzazione sindacale degli agricoltori è chiara ed è stata già espressa nei mesi scorsi durante un incontro con i rappresentanti dei cinque consorzi di bonifica pugliesi commissariati. L'associazione contesta la procedura relativa al contributo 630 e chiede, per l’ennesima volta, che i consorzi tornino realmente a funzionare, perché ad oggi chiedono contributi senza erogare i servizi che ne giustificherebbero il pagamento.
"L’utilità e l’assoluta importanza della funzione che i Consorzi di Bonifica dovrebbero svolgere non è condizione sufficiente a giustificare, senza condizioni, il pagamento del contributo di bonifica -ha aggiunto il presidente di Cia Salento-. Occorre trovare una soluzione concordata delle problematiche pregresse e l’avvio di un percorso comune che veda una nuova e condivisa normazione in ordine alle procedure e all’organizzazione dei Consorzi di bonifica che potrebbe essere utile non solo a livello regionale ma anche a livello nazionale per una nuova stagione legislativa sul tema. Sui territori, infatti, serve una costante azione di forte contrasto al rischio idraulico e per la lotta al dissesto idrogeologico".
“Non c’è programmazione e i consorzi non comunicano mai con gli agricoltori, a meno che non sia per chiedere soldi non dovuti, vista la mancata erogazione di servizi che darebbero un senso alla richiesta dei pagamenti. I Consorzi, invece di mandare cartelle, si concentrino su programmi e progetti capaci di intercettare fondi comunitari, nazionali e regionali che consentano interventi strutturali e lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio”.