Cia incontra Zen-hon. Confronto aperto con l'agricoltura giapponese
La Federazione nazionale delle associazioni cooperative nel Paese del Sol Levante, ricevuta a Roma, in sinergia con JIEF
L’impatto dei cambiamenti climatici e i processi di adattamento e mitigazione per la sostenibilità agricola e lo sviluppo produttivo. Temi stringenti per l’Italia agricola, ma anche terreno di confronto sfidante a livello internazionale per Cia-Agricoltori Italiani che è arrivata a parlarne anche con Zen-hon, la Federazione nazionale delle associazioni cooperative agricole giapponesi, ricevuta a Roma in sinergia con la Japan Italy Economic Federation.
Al centro dell’incontro, nella sede Cia, con i rappresentanti della Zen-hon e dell'industria agrochimica giapponese, l’opportunità, dunque, di un confronto costruttivo rispetto alle grandi emergenze per l’agricoltura globale, stretta tra calamità naturali estreme e tensioni geopolitiche che minacciano l’economia e gli scambi commerciali ben oltre i territori di conflitto.
Per Cia, intervenuta con il presidente nazionale, Cristiano Fini, l’incontro è stato importante occasione per condividere non solo le difficoltà per il comparto a livello italiano, in primo luogo dovuta agli eventi atmosferici estremi e all’aumento dei costi di produzione, ma anche per rappresentare le buone pratiche aziendali che connotano il territorio italiano.
A essere evidenziate, nel dettaglio, le caratteristiche di qualità e riconoscibilità internazionale delle produzioni italiane e l’importanza del paesaggio agrario. Nel focus, le problematiche economiche in corso, quali il rialzo e la volatilità dei prezzi degli input produttivi, per le quali sono necessarie nuove risposte di mercato e tecnologiche. Allo stesso tempo, non è mancato il punto sulla tutela e valorizzazione delle risorse naturali, il suolo e l’acqua, come la gestione dei rischi naturali. E anche in questo caso, puntuali i riferimenti alle azioni già avviate per lo sviluppo di sistemi di gestione del suolo e per l’utilizzo di input produttivi a basso impatto ambientale e che tutelano la biodiversità.
Anche in previsione dei prossimi eventi internazionali come Cop28 e la Presidenza italiana del G7, l’appuntamento tra Cia e Zen-hon ha avviato, dunque, un percorso per la condivisione del know-how proprio in materia di nuove tecnologie e innovazioni agricole sostenibili, basate sui reali bisogni degli agricoltori.
Tra gli asset strategici per Cia, è stato sottolineato da Fini il ruolo chiave dell’aggregazione tra produttori che resta cruciale per rafforzare la competitività del Made in Italy, salvaguardare il reddito delle famiglie agricole, intervenire sul ricambio generazionale in agricoltura, ma anche in primo luogo per tutale anche la sicurezza alimentare globale.
A supportare il dibattito tecnico, anche l’intervento per Cia di Cristina Chirico, responsabile dell’ufficio internazionale, Ivan Nardone e Francesco Castelluccio dell’Area economica.
Per la Japan Italy Economic Federation (JIEF) il contributo di Daniele Di Santo che ha posto l’accento sul valore del dialogo tra Italia e Giappone, tenuto conto anche di non poche problematiche strutturali comuni, come il calo demografico e l’invecchiamento della popolazione e delle aziende, ma anche la difficoltà a supportare un vero passaggio di testimone a nuove generazioni di agricoltori.