19 Maggio 2021

Donne in Campo Emilia Romagna con Lilt per la prevenzione dei tumori

#salute #cibo #donne
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Le imprenditrici agricole Cia promuovono gli screening anche per le donne under 45 e una dieta ricca di prodotti salubri

Un incontro per parlare di prevenzione dei tumori e dell’importanza dell’alimentazione per la salute: lo ha promosso Donne in Campo-Cia dell’Emilia Romagna, in collaborazione con Lilt (Lega Italiana per la lotta contro i tumori). Nel webinar “La prevenzione non ha età”, ma un’altra tappa del un percorso di collaborazione iniziato nel 2020, l’associazione che unisce le imprenditrici agricole di Cia-Agricoltori Italiani Emilia Romagna ha definito un calendario di incontri su tematiche specifiche legate alla prevenzione, anche in relazione con l’attività agricola, e soprattutto sollecitare interventi da parte delle istituzioni, Regione in primis.

“Da diversi anni Donne in Campo lavora per sensibilizzare le persone sulla relazione tra scelte alimentari, stili di vita e insorgenza dei tumori -spiega la presidente di Donne in Campo Emilia Romagna e imprenditrice agricola imolese, Luana Tampieri- avvalendosi di professionisti del settore per spiegare che la scelta di prodotti agricoli di qualità e salubri può contribuire alla prevenzione. Il settore agricolo si sta impegnando a produrre in maniera sempre più sostenibile e lo facciamo da prima che l’Europa ce lo imponesse e con grandi sforzi perché le alternative “green” per i trattamenti sono poche e non sempre efficaci. Però lo facciamo perché siamo i custodi dei territori dove viviamo e ci teniamo alla qualità dell’aria e dell’acqua e a preservare la vita. Peraltro l’impatto dell’agricoltura sull’ambiente paragonato a quello del traffico e degli impianti industriali è nettamente inferiore e lo dimostra, ad esempio, il miglioramento della qualità dell’aria durante il lockdown del 2020, quando tutti i settori tranne quello agricolo si sono fermati. Ma questo non basta: serve un impegno da parte della Regione per incrementare i già efficaci programmi di screening per la diagnosi precoce dei tumori. Penso, ad esempio, alla prevenzione del carcinoma mammario che è, purtroppo, il più frequente nelle donne e che dovrebbero poter accedere a un’ecografia gratuita ben prima dei 45 anni, visto che colpisce sempre più giovani under 40. Il grande impegno di risorse e mezzi che si è reso necessario -conclude Luana Tampieri- per affrontare l’emergenza sanitaria non deve e non può intaccare l’impegno della nostra sanità regionale per combattere i tumori, perché nonostante i grandi passi avanti della medicina per la cura, ci si continua ad ammalare e succede anche se si è giovani e in salute”.

Nel corso dell’incontro sono intervenuti Domenico Francesco Rivelli, presidente dell'Ass.ne Lilt di Bologna, medico oncologo che è intervenuto su “Tumori: dimensione del problema e strategie di controllo” e Giulio Marchesini Reggiani, docente di dietistica all’Alma Mater Studiorum Università di Bologna che ha parlato di “Alimentazione e stili di vita, due strategie di prevenzione”.