Cia Grosseto: politiche nazionali ed europee al centro del Consiglio direttivo
Ultimo incontro da presidente per Claudio Capecchi. Avvio delle assemblee zonali in vista del Congresso del 2026
Un Consiglio direttivo molto partecipato quello organizzato dalla Cia Grosseto in chiusura d’anno, con una presenza numerosa sia in sala che da remoto. La riunione ha rappresentato un momento di confronto significativo sui temi politici e sindacali che riguardano il settore agricolo, oltre ad avviare il percorso verso il congresso elettivo del prossimo anno.
Ad aprire i lavori, in occasione del suo ultimo Consiglio da presidente, è stato Claudio Capecchi, con il compito di sviluppare la parte politica della riunione, mentre il direttore Enrico Rabazzi ha presentato i dati tecnici. L’apertura è stata dedicata a una riflessione sulla partecipazione alla manifestazione europea di Bruxelles, promossa dalle sigle sindacali europee per contestare alcuni aspetti della proposta di Politica Agricola Comune per il prossimo settennato.
Al centro della mobilitazione, la questione delle risorse destinate all’agricoltura. "La proposta attuale della Pac -ha spiegato Capecchi- prevede un taglio del budget di almeno il 22% rispetto al periodo precedente. A questo si aggiunge la perdita di potere d’acquisto dovuta all’inflazione, che porta la riduzione reale delle risorse a un livello stimabile tra il 35 e il 40 per cento. Un quadro che riteniamo fortemente penalizzante per il settore". Un contesto reso ancora più complesso dalla situazione geopolitica internazionale e dall’impatto dei dazi sulle esportazioni agroalimentari. "Le tensioni internazionali e le nuove barriere commerciali -ha aggiunto- stanno già producendo effetti rilevanti sull’export dei nostri prodotti".
Capecchi ha espresso una valutazione complessivamente positiva della manifestazione di Bruxelles, sottolineando la forte presenza italiana e il contributo di Cia: "La partecipazione è stata ampia e ben organizzata. La delegazione italiana è stata numerosa, e quella toscana tra le più presenti. Cia ha avuto un ruolo importante. I primi segnali raccolti indicano una parziale apertura su alcune delle criticità sollevate, ma sarà l’esito finale del confronto a dirci quali risultati concreti saranno raggiunti".
È stato poi tracciato un bilancio dell’annata agricola, definita complessivamente non soddisfacente per la maggior parte dei settori. Difficoltà produttive e commerciali hanno interessato l’ortofrutta, la cerealicoltura, il comparto vitivinicolo e quello olivicolo; segnali leggermente più positivi arrivano dal settore delle carni bovine, pur con la necessaria prudenza.
La riunione ha infine avviato il percorso verso l’assemblea elettiva del prossimo anno. Quello odierno è stato l’ultimo Consiglio direttivo presieduto da Claudio Capecchi, giunto al termine del secondo mandato. "Il nostro statuto prevede il ricambio alla guida dell’organizzazione -ha dichiarato- e, anche se lasciare questo incarico non è semplice perché per me è stato un orgoglio, è una scelta che considero positiva. Il rinnovamento è necessario per garantire continuità e forza alla rappresentanza sindacale".
Nei prossimi mesi si svolgeranno le assemblee zonali, che porteranno alla definizione della nuova assemblea provinciale secondo criteri di rappresentanza proporzionale. "Sarà un percorso democratico, aperto e partecipato -ha concluso- nel quale continueremo ad affrontare con determinazione i temi politici e sindacali che riguardano il mondo agricolo".