13 Gennaio 2012
Cia-Grosseto: con la manovra un'azienda media pagherà anche 3.000 Euro in più di imposte
La Confederazione Italiana Agricoltori di Grosseto denuncia la forte iniquità delle misure contenute nella recente manovra economica approvata dal Parlamento e chiede al Governo di temperare gli effetti economici che ricadranno sul settore agricolo e, particolarmente, sulle piccole imprese. Gli interventi approvati, per il 10 per cento del loro ammontare complessivo, graveranno sul mondo degli agricoltori, mentre l'intero comparto economico non rappresenta più del 3 per cento del Prodotto interno lordo nazionale.
"La Cia è pienamente consapevole del momento di particolare difficoltà che l'economia, nel suo complesso, sta affrontando" – ha dichiarato Enrico Rabazzi, Presidente di Cia-Grosseto –, "così come è ragionevole che ogni cittadino e, pure, ogni entità economica, si impegni a contribuire per il bene del Paese, ma è anche necessaria la consapevolezza, da parte di quanti hanno il compito di compiere scelte che l'agricoltura vive ormai da anni una crisi strutturale per gli eccessivi costi di produzione, che non sono ripagati dai prezzi di vendita. Si è assistito solo nell'ultimo anno alla riduzione del reddito delle imprese di oltre il 25%", - ha proseguito Rabazzi – "mentre la recente manovra impone un ulteriore grave balzello al settore agricolo. Solo con l'introduzione dell'Imp, Imposta municipale propria, un'azienda agricola di venti ettari in zona pianeggiante passerà nel 2012 dai 370 euro della Precedente Ici, a quasi 2.000 euro della nuova Imp".
Sul fronte dei contributi previdenziali, segnala ancora la Confederazione Italiana Agricoltori, l'incremento di costo colpirà particolarmente le zone montane e svantaggiate ed avrà effetti dirompenti sugli addetti di giovane età. Fino ad oggi, infatti, i coltivatori di età fino a 21 anni, godevano di una sensibile riduzione dell'aliquota contributiva che, ora, viene cancellata; e ciò risulta, quantomeno, contraddittorio rispetto alle tanto decantate misure per il ricambio generazionale in agricoltura.
Gli agricoltori, infine, in quanto "cittadini" di questo Paese, l'Italia, - prosegue il commento della Cia – non saranno certo esenti dagli oneri che colpiscono l'insieme della popolazione.
Ancora in materia di Imposta municipale propria (ex ICI) – sostiene ancora la Cia – così come oggi è definita, è applicata in maniera iniqua ed indiscriminata, perché per i fabbricati agricoli al servizio dell'azienda, quelli strumentali (la stalla, il fienile…), per intendersi, costituiscono uno "strumento" per l'esercizio dell'attività e non sono, certamente, un "bene patrimoniale" in grado, autonomamente, di produrre chissà quale rendita e tassare il capannone agricolo equivarrebbe ad assoggettare ad imposta la catena dei montaggio dell'azienda metalmeccanica.
"Per tutti questi motivi la Confederazione Italiana Agricoltori ha deciso" – ha precisato ancora Il Presidente Rabazzi – "di incontrare tutti i propri associati e gli agricoltori della provincia di Grosseto in assemblee organizzate in tutte le aree territoriali; al tempo stesso la Confederazione sta facendosi parte attiva per un'azione comune, con gli altri soggetti titolari della rappresentanza agricola al fine di condurre una incisiva azione tesa a sensibilizzare i Comuni che, in materia di fiscalità locale, fin da subito, hanno funzioni determinanti. In conclusione" – ha affermato infine Rabazzi – "è indispensabile che siano nuovamente attivate forme di confronto tra le Istituzioni e le rappresentanze agricole perché anche l'agricoltura ha bisogno di riforme e di politiche tese a realizzare interventi concreti a sostegno delle imprese, dei giovani e che vadano nella direzione di rafforzamento del ruolo multifunzionale dell'agricoltura, quale motore attivo dello sviluppo sostenibile".
Di seguito riportiamo alcune simulazioni di calcolo per confronto tra Ici ed Imu.
Agricoltore iscritto nelle liste dei coltivatori diretti. Ubicazione comune di Grosseto.
Settore cerealicolo ed ortofrutticolo. Terreno di 20,542 ettari con reddito agrario €. 1145,63 e reddito dominicale €. 1399,78. Abitazione principale (categoria A/2) con rendita catastale di €. 790,18, capannone (categoria D/10) con rendita catastale €. 1650,00.
ICI 2011
IMU 2012
370,90
TERRENI
1462,77
esente
ABITAZIONE RURALE PRINCIPALE E PERTINENZA
281,00
esente
STRUTTURE STRUMENTALI ATTIVITA' AGRICOLE
207,90
370,90
TOTALE
1951,67
Agricoltore iscritto nelle liste dei coltivatori diretti. Ubicazione comune di Semproniano.
Settore allevamento bovini ed agriturismo. Terreno di 22 ettari in ZONA MONTANA (esente ICI ed esente IMP) Abitazione principale (categoria A/2) con rendita catastale di €. 328,98, Stalla (categoria D/10) con rendita catastale €. 1934,00. Agriturismo (categoria D/10) con rendita catastale €. 952,00
ICI 2011
IMP 2012
0,00
TERRENI
0,00
esente
ABITAZIONE RURALE PRINCIPALE E PERTINENZA
21,07
esente
STRUTTURE STRUMENTALI ATTIVITA' AGRICOLE
363,64
0,00
TOTALE
384,71