01 Febbraio 2025 | None

Cia Emilia Centro: bene scelte regionali su zone svantaggiate, giovani e benessere animale

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Contributi unitari ad ettaro più alti alle imprese agricole di montagna e delle altre zone della regione con svantaggi naturali, un incremento della dotazione per i bandi dedicati alla produzione integrata e dell’aliquota di sostegno per gli agricoltori che investono nel miglioramento del benessere degli animali in allevamento.
Sono queste alcune delle proposte di modifica al Complemento di programmazione per Sviluppo Rurale dell’Emilia-Romagna 2023 – 27 a cui la Regione ha dato il via libera nell’ultima seduta di Giunta, con la finalità di riallocare le risorse a disposizione per meglio soddisfare le esigenze emerse durante l’attuazione del Piano.
Cia-Agriocltori Italiani Emilia Centro esprime soddisfazione per le decisioni assunte che rappresentano un segnale concreto di attenzione nei confronti delle aziende agricole che operano in montagna e nelle zone con svantaggi naturali, nonché per il ricambio generazionale e il benessere animale.

“Si tratta -affermano Alberto Notari, presidente di Cia Emilia Centro e Manuel Quattrini, vicedirettore Cia Emilia Romagna, che ha seguito i lavori della Consulta Agricola Regionale- di misure fondamentali per il sostegno al settore agricolo regionale, in particolare per quelle imprese che operano in condizioni più difficili. Accogliamo con favore queste decisioni, frutto di istanze che abbiamo sostenuto con convinzione in sede di Consulta. L’aumento dei contributi unitari per ettaro nelle zone montane e svantaggiate rappresenta un passo importante per garantire la sostenibilità economica delle aziende e contrastare lo spopolamento di queste aree”.
 

“L’agricoltura nelle zone svantaggiate -ribadisce Alberto Notari riveste un ruolo cruciale non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale e ambientale. Le aziende agricole montane e collinari contribuiscono alla tutela del territorio, alla prevenzione del dissesto idrogeologico e alla conservazione del paesaggio e della biodiversità. Tuttavia, queste realtà affrontano difficoltà operative maggiori rispetto alle aziende di pianura, sia in termini di costi di produzione che di accesso ai mercati. Per questo motivo, Cia Emilia Romagna ha fortemente sostenuto la necessità di rafforzare gli aiuti in queste aree, riconoscendone il valore strategico per il futuro dell’intero comparto agricolo”.

"Queste scelte -afferma Manuel Quattrini- vanno nella direzione giusta per garantire maggiore competitività alle nostre imprese agricole e rafforzare l’agricoltura emiliano-romagnola, favorendo una transizione più sostenibile e inclusiva. Continueremo a lavorare con l’assessore riconfermato Alessio Mammi affinché tali strumenti possano essere sempre più efficaci e rispondere alle reali esigenze del settore”.

"Cia Emilia Romagna -conclude Alberto Notari- conferma il proprio impegno nel monitorare l’attuazione delle misure e nel proseguire il confronto con le istituzioni affinché l’agricoltura della regione possa contare su strumenti di supporto sempre più adeguati e mirati.

Le misure approvate dalla Regione prevedono
• Incremento delle indennità compensative per ettaro nelle aree svantaggiate: nelle zone montane, il contributo per le imprese agricole zootecniche passa da 200 a 300 euro per ettaro, mentre per le altre aziende da 125 a 200 euro. Per le imprese situate in altre aree svantaggiate, l’importo massimo riconoscibile per ettaro sale da 60 a 150 euro.
• Sostegno ai giovani agricoltori: il contributo per il primo insediamento nelle aree svantaggiate aumenta da 60mila a 70mila euro, incentivando così il ricambio generazionale.
• Aumento del sostegno per il benessere animale: per incentivare gli allevatori ad adottare misure di miglioramento, l’aliquota di sostegno passa dal 65% al 70%.