Cia e Uniceb insieme per rilanciare zootecnia del Molise
Bando da 3 milioni importante per sviluppo progetto di filiera del settore
Cia-Agricoltori Italiani e Uniceb, l’Unione Italiana Filiera delle Carni insieme a Campobasso per fare il punto sulle misure di sostegno per la zootecnia del Molise. A richiamare l’attenzione e la condivisione di intenti, il bando da 3 milioni di euro per il rilancio del settore nella regione.
Come emerge dall’incontro, dal 2000 ad oggi, infatti, il settore ha visto diminuire il numero di allevamenti di bovini (da carne e da latte) di quasi il 40% passando da 4.043 aziende del 2000, alle circa 2.500 del 2019. Per non parlare del settore ovicaprino il cui numero di allevamenti è quasi dimezzato (-48%).
Uniceb punta sulla filiera quale elemento determinante nel settore carne e da anni, è a lavoro anche per tessere sinergie importanti in tal senso, come quella con Cia-Agricoltori Italiani. A tal proposito, porta avanti anche il progetto “Alleviamo Italiano” basato sui contratti di filiera per valorizzare e incrementare in modo concreto la produzione di carni bovine da animali nati e allevati in Italia, in particolare nel territorio del meridione. Quanto al fondo da 3 milioni di euro, in conferenza stampa a Campobasso, rinnovato l’impegno di Uniceb con le aziende di trasformazione associate, a sviluppare con gli allevatori del Molise un progetto ad hoc che riguardi sia il settore bovino che quello ovicaprino. Obiettivo: definire condizioni trasparenti e reciprocamente vantaggiose, in base alle quali gli allevatori molisani, possano grazie alle misure del bando, recuperare strutture ormai abbandonate o migliorare quelle già esistenti con al centro il benessere animale e la sostenibilità ambientale. Parallelamente, si vuole fare in modo che le aziende di trasformazione possano garantire loro, il ritiro degli animali per una produzione di carne sempre più di qualità e buona, come richiede il mercato.
Si auspica, ora, che il rilancio della zootecnia partito dal Molise, possa coinvolgere tutto il Sud per creare la filiera della podolica. “Del resto -ha precisato il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino- il processo avviato in questa regione può recuperare all’interno della filiera agricola anche altri settori come quello del tartufo, per esempio. Non abbiamo una filiera della carne italiana e va creata”.
“I 3 milioni -ha dichiarato poi Scanavino- sono davvero un’opportunità per crescere in ottica di sistema. Le aree interne, non a caso al centro dal progetto Cia “Il Paese che Vogliamo”, devono essere chiaramente protagoniste del rilancio promosso dalle importanti iniziative europee per dare nuovo impulso al reddito degli agricoltori”.