Cia di Taranto: annata agraria 2014 difficilie, più export per superare la crisi. Nel 2015 avanti sul taglio della burocrazia
La Cia di Taranto ha illustrato ieri, durante una conferenza stampa, i dati dell'annata agraria 2014 e le prospettive per l'anno 2015.
L'ultima annata agraria è stata difficile: sono rimasti, infatti, intatti i fattori di criticità degli anni precedenti. Il 2014 si è caratterizzato per il segno negativo nel saldo delle iscrizioni e delle cancellazioni alla Camera di Commercio di Taranto: a fronte di 256 richieste di iscrizione, vi sono state 515 richieste di cessazione con un saldo negativo di –259. Il dato complessivo delle aziende agricole iscritte nel Rea (repertorio economico amministrativo) della Camera di Commercio al 31 dicembre 2014 è di 10.872. Il valore aggiunto dell'intero comparto (agricolo e agro-alimentare) ha fatto registrare nel corso dell'anno 2014 un decremento dello -0,09%: in Puglia il dato è positivo con una crescita dello 0,11%. Il dato negativo è stato attutito grazie all'export del nostro agro-alimentare, che continua a mietere successi a livello internazionale. Nel 2014 vi sono poi state le piogge alluvionali che hanno determinato problemi su tutte le colture, in alcuni casi si è determinato il totale abbandono dei vigneti attaccati da diversi parassiti; ovviamente per il 2014 si è dovuta registrare una battuta d'arresto anche a causa dei noti problemi generati dall'Ilva. Inoltre la riduzione dei consumi da parte delle famiglie ha aggravato ulteriormente la situazione. Per quanto riguarda i costi, anche nel 2014 è continuata l'escalation dei rincari su tutte le principali voci, in particolare per i mangimi, i mezzi meccanici, gli energetici e i carburanti.
Un dato molto importante -continua la Cia di Taranto- riguardante il nostro vino e il nostro olio è la percentuale di prodotto imbottigliato rispetto al prodotto venduto sfuso che, di anno in anno, aumenta sempre di più. L'agricoltura della provincia, inoltre, è uno dei settori che maggiormente assorbe manodopera a livello provinciale, circa 30.000 braccianti, con oltre 4.000.000 di giornate movimentate, la cui gran parte, ovviamente, si sviluppano nella zona occidentale della provincia ove è presente in maniera preponderante un'agricoltura intensiva. All'interno dello scenario economico provinciale, l'export sta assumendo sempre di più un ruolo importante poiché sempre più aziende stanno decidendo di intraprendere la strada dell'internazionalizzazione, grazie anche ad alcune azioni messe in campo dalla Camera di Commercio tramite la struttura Subfor.
Per il 2015 la Cia propone che il Governo nazionale metta mano seriamente al taglio della burocrazia, che ormai è diventata asfissiante, assorbendo dal 25% al 30% del tempo e dei costi di produzione e moltiplicandosi in maniera spaventosa nei vari passaggi dal Governo, alle Regioni, fino a giungere ai Comuni. È necessario agevolare le imprese agricole affinché assicurino la produzione per evitare che in caso di calamità tutti i sacrifici di una vita vadano persi. Va modificata la legislazione affinché i fautori di frodi vengano realmente perseguiti e condannati, visto e considerato che ultimamente tale situazione si sta diffondendo in maniera spaventosa; purtroppo si assiste inermi al fatto che dopo aver consegnato il prodotto, che sia latte o ortofrutta, le aziende acquirenti dichiarano fallimento, non pagano più nessuno e il giorno dopo comunque riaprono con una diversa ragione sociale o denominazione.
Alla Regione Puglia la Cia di Taranto chiede che le risorse del prossimo Psr siano destinate alle reali esigenze del mondo agricolo, di dotarsi di un piano per l'export e la valorizzazione del "made in Puglia" che non serva a far fare passerella a qualcuno ma sia utile a far conoscere i nostri prodotti nel mondo; favorire le reti d'impresa e le forme di aggregazione delle imprese e del prodotto; favorire una politica del credito verso le imprese agricole che consenta di poter realmente accedere ai prestiti e che veda sempre più protagonisti i soggetti intermediari di secondo grado, come Interfidi e Consorzi Fidi; completare e ottimizzare l'infrastrutturazione del territorio con la nuova legge regionale sulle acque.
Alle aziende agricole la Cia propone di fare sistema all'interno del comparto agricolo, proseguire sulla strada dell'internazionalizzazione, sapendo che, da questa attività, si possono ottenere solo risultati positivi per il settore. Non potendo più delegare ad altri la vendita del proprio prodotto, il valore aggiunto sta proprio lì: il servizio sul prodotto, quindi bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare.
Nel corso dell'iniziativa sono state messe in mostra le eccellenze del territorio: vino, olio, funghi, conserve, agrumi, ortaggi di vario genere, latticini e formaggi, sottolio, focaccia, conigli prodotti e allevati dalle aziende di Castellaneta (Soc. Agr. Le Grotte di Sileno, Az. Valledoro, F.lli Falciglia, Cooperativa Il Progresso, Arcangelo De Biasi, F.lli Ignazzi, I Sapori della Terra, Vegetal Bio), Ginosa (Arcangelo Santoro, Oleificio Bitetti Felice), Palagianello (Antonio Caragnano, Marco Carmignano, Angelo Carmignano, Giovanni Leogrande, Rosaria Antonicelli, Angela Mansueto, Mario Scoccia), Martina Franca (Itria Bontà di Giorgio Spalluto, Giorgio Simeone, Itria Conigli) Mottola (az. zootecnica King Rance, Cosimo Sanarico), Palagiano (Leonardo Dettoli, Luigi Chiefa, Nunzio Zingaropoli, Tommaso Gigliobianco, Benedetto Gigliobianco, Angelo Preite, Filomena Mastrangelo, Rocco Scarato, Giuseppe Martellone),Avetrana (Az. Torre Colimena, Az. Bosco), Manduria (Antiche Terre del Salento, Vinicola Soloperto, Antica Terra), Sava (Az. Cento Pozzi, Vincenzo Gigli), Massafra (Generosa Miccolis, Fernando Deflorio, Amastuola) Laterza (Michele Visciglio, i panifici Apollinare e Difonzo).
Alla conferenza stampa hanno partecipato: l'assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia Fabrizio Nardoni, il presidente e il segretario generale della Camera di Commercio di Taranto Luigi Sportelli e Francesco De Giorgio, il vicesegretario Claudia Sanesi, il presidente e il direttore della Cia Taranto Francesco Passeri e Vito Rubino, i vicepresidenti Raffaele Ignazzi e Piero De Padova, i componenti di giunta Franco Bruni e Michele Dambrosio (presidente Anp provinciale), il componente di direzione Nicola Spagnuolo, il giornalista Franco Gigante, numerosi giornalisti di quotidiani e televisioni e radio, i responsabili Cia della Provincia di Taranto Cosimo Noia, Marino Menzella, Francesco Santantonio, Angela Dell'Orco, Nicola De Palma, Milena Paradiso, Eleonora Bandello, Gaetano Lopane, Giuseppe Di Taranto, Silvio De Nisco, Mario Spinosa, Massimo Marinelli, Palma Carriero, Leonardo Mandorino, Peppino Tinella e Nicola Tinella, Domenico Mezzapesa, Mariella Simeone, Raffaella Scarciglia, Maria Pagliarulo, Antonio Gigli, Luisa Brunetti, Maria Spagnolo e Antonio Chetta.