12 Novembre 2012
Cia di Savona: centrale a biomasse per scaldare le serre del basilico a Quiliano
Venerdì scorso 9 novembre, alle 15, nell'azienda agricola Enrico Bertolotto, in Quiliano (Savona), si è inaugurato il nuovo impianto aziendale di riscaldamento alimentato a biomassa.
Importanti le presenze: oltre al sindaco di Quiliano, c'erano l'assessore regionale all'Agricoltura Barbagallo, l'assessore provinciale Ripamonti, gli assessori del comune di Savona Di Tullio ed Apicella e altri rappresentanti di enti ed istituzioni.
Presenti molti dirigenti Cia, dal presidente regionale Ivano Moscamora, al presidente provinciale Aldo Alberto, che ha portato i saluti della Cia, al vicepresidente Valtero Sparso che quale responsabile dell'ufficio di Savona si è speso in questi ani a fianco dell'azienda per aiutarla a superare tutti gli intoppi burocratici ed amministrativi (veramente tanti!) legati al progetto.
La realizzazione dell'impianto è un caso di successo imprenditoriale di una azienda fortemente legata alla Confederazione italiana agricoltori di Savona (Enrico Bertolotto è membro della Direzione provinciale) e profondamente inserita nel territorio in cui opera.
A testimonianza del legame col territorio la presenza all'inaugurazione di due agriturismi (Ca' di Alice e Romano Francesco) che hanno saputo offrire tutte le eccellenze della provincia, come anche la scelta di utilizzare legname (cippato o triturato) di aziende agroforestali del nostro entroterra.
Ulteriore segno del legame dell'azienda con il territorio in cui opera è stata la presenza all'inaugurazione: hanno partecipato circa trecento persone scaglionate su circa otto ore di apertura dell'azienda agricola.
L'azienda agricola Enrico Bertolotto è sita parte in comune di Savona e parte in comune di Quiliano. Ha una superficie di circa 3 ettari di cui un ettaro coperto a serre e tunnel.
Le coltivazioni sono in primo luogo di basilico, poi insalate, ortaggi e vivaio di piantine da orto.
Il piano di investimenti aziendali realizzato in questi ultimi anni dall'azienda ha riguardato oltre l'acquisto e l'installazione di una centrale a biomasse legnose e il relativo impianto di adduzione, le strutture edilizie necessarie per la caldaia ed i suoi servizi, il silos interrato ed in elevazione per il cippato legnoso, i nuovi locali di lavorazione dei prodotti agricoli, e nuovi locali servizio per l'azienda.
Punto fermo del piano, oltre ad una moderna organizzazione del lavoro, è quello di eliminare i costi, ormai insostenibili, del gasolio da riscaldamento che stavano impedendo all'azienda stessa di produrre nel periodo invernale particolarmente la coltura del basilico che richiede temperature medie più alte.
Infatti, l'azienda a seconda dei cicli produttivi e del rigore delle stagionalità avrebbe consumato da un minimo di 30/40.000 litri di gasolio in sola funzione antigelo fino a 60/80.000 litri di gasolio con una programmazione colturale più spinta. E' evidente come oltre al risparmio notevole che si ottiene utilizzando masse equivalenti in materiali legnosi anche la migliore gestione ambientale eliminando l'uso di combustibili fossili e passando ad un uso di fonti rinnovabili.