25 Marzo 2009
Cia di Milano e Lodi: l'agricoltura periurbana può contribuire in modo determinante al rinascimento della città
Paola Santeramo, presidente della Cia di Milano e Lodi, è intervenuta il 23 marzo scorso alla presentazione della ricerca "Il fattore territorio nel sistema economico milanese - elementi per uno scenario metropolitano al 2020", organizzato dalla provincia di Milano nella sua sede di palazzo Isimbardi.
A commento della relazione di Roberto Camagni, direttore scientifico della ricerca presentata, Paola Santeramo, preso atto della completezza e del valore della ricerca e dei contenuti, ha esordito così: "I dati di Camagni sono oggettivi, Milano ha perso tempo e oggi è indietro rispetto alle altre capitali europee, la crisi è strutturale, ma noi come rispondiamo? Diamo solo risposte parziali! Gli effetti sull'agricoltura della mancanza di un grande progetto urbanistico sono visibili, l'agricoltura, che pure è un settore produttivo fondamentale, è in crisi e da qui al 2020 se proseguirà il trend di consumo di suolo odierno, non avremo più agricoltura".
"E' necessario interrogarsi -ha aggiunto- su quale deve essere il futuro modello di sviluppo della metropoli lombarda: a mio avviso per farlo, però, occorre mettere al centro della discussione il valore che diamo al suolo agricolo che non ha solo un valore legato alla produzione di derrate alimentari il suo valore va ben oltre. Se il suolo è mantenuto agricolo, dunque coltivato, curato da chi questo lavoro ha imparato a fare nei secoli cioè dagli agricoltori, si trasforma in una risorsa strategica per il futuro della città. Il suolo agricolo oltre al cibo garantisce la rigenerazione dell'aria, mantiene il ciclo delle acque, preserva il paesaggio che è un bene inestimabile per la città significa bellezza nei suoi immediati dintorni. Un paesaggio degradato e diffuso si riflette anche sul valore del costruito, peggiora la percezione del degrado cittadino mentre un'agricoltura periurbana che coltivi il paesaggio può contribuire a migliorare il valore immobiliare della città. Milano ha bisogno che si innalzi la qualità della vita i suoi cittadini lo chiedono incessantemente".
"Hanno bisogno in primis di respirare, bere e mangiare cibi freschi, poi naturalmente c'è il bisogno casa. Ma anche qui -ha rilevato la presidente della Cia di Milano e Lodi- stiamo attenti: la casa è un bisogno reale, oppure l'edificazione come priorità è una strategia di sviluppo negativo? Voglio ricordare che Milano ha un enorme patrimonio di cascine abbandonate che versano in stato di semi abbandono e che rappresentano la storia e la cultura di questo territorio, non è sviluppo anche il recupero di pezzi di storia della città?" .