10 Dicembre 2025

Cia Campania: soddisfazione per cucina italiana patrimonio Unesco. Ruolo centrale nostre eccellenze

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La cucina italiana è ufficialmente parte del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità Unesco. Cia-Agricoltori Italiani della Campania esprime grande soddisfazione per questo traguardo, che conferma il ruolo centrale dell’agricoltura e dei territori nella definizione dell’identità gastronomica italiana.

“Questo riconoscimento -dichiara Carmine Fusco, commissario regionale Cia Campania-, è anche la vittoria dei territori che ogni giorno custodiscono e rinnovano l’identità agroalimentare del nostro Paese. La Campania ha un ruolo centrale: la pizza, simbolo globale della cucina italiana, nasce dalla qualità dei nostri ingredienti, dalla mozzarella campana, dal grano campano, dal pomodoro campano, dall’olio campano, frutto del lavoro di migliaia di agricoltori che garantiscono filiere sane, sostenibili e riconoscibili. La nostra regione non offre solo prodotti, ma cultura, saperi, tradizioni ed un modello produttivo che unisce storia e innovazione”.

“Il riconoscimento Unesco dà forza alle nostre produzioni -aggiunge Fusco- e rende ancora più efficace la lotta contro l’Italian Sounding. Valorizza il legame unico tra piatti, territori e comunità: ogni ricetta racconta una storia, un luogo, una tradizione. Per la Campania è una straordinaria occasione di crescita, di turismo enogastronomico e di promozione internazionale delle nostre eccellenze”.Il ministro Masaf Francesco Lollobrigida ha ricordato come questo risultato sia frutto di un lavoro lungo e condiviso, reso possibile dall’impegno delle filiere agricole, delle scuole alberghiere, dei ristoratori e da una forte azione diplomatica che ha portato la cucina italiana in tutto il mondo, valorizzandone qualità, identità e radici. Ha inoltre sottolineato che il riconoscimento Unesco rafforzerà la tutela delle produzioni autentiche, favorirà la crescita economica e contribuirà allo sviluppo del turismo legato all’enogastronomia”.

“Come Cia Campania -conclude Fusco- continueremo a difendere e a promuovere le nostre eccellenze. Dietro ogni piatto della tradizione c’è il lavoro quotidiano delle imprese agricole, delle famiglie e delle comunità che fanno grande la nostra regione. Oggi l’Unesco conferma che questo patrimonio appartiene non solo all’Italia, ma all’intera umanità e noi né siamo fieri ed orgogliosi”.