18 Settembre 2008
Cia Basilicata: rilanciare il comparto zootecnico e le razze autoctone lucane
A seguito della interessante iniziativa tenuta, nei giorni scorsi, a Sasso di Castalda e promossa dall'amministrazione comunale, con le adesioni dei comuni di Abriola e Calvello, sono emerse alcune importanti indicazioni-proposte che la Cia Basilicata intende riposizionare all'interno del "pacchetto di proposte" da tempo avanzate per rilanciare il comparto zootecnico e le razze autoctone lucane.
Per la Cia di Basilicata, il rilancio in particolare del segmento degli allevamenti estensivi e bradi, riconducibile alle razze autoctone a partire da quello podalico per il comparto bovino, passando per quello ovi-caprino, suino ed equino, nella nostra regione assume centralità nelle politiche di sviluppo rurale, in particolare in questa fase di avvio delle iniziative d'investimenti legati al Psr 2007/2013, che rappresentano i punti alla base della nostra programmazione.
Infatti, con le risorse disponibili sul Psr è necessario favorire soluzioni e investimenti in grado di coniugare vocazionalità dei nostri territori, propensioni produttive, risorse naturali, sorretta da una coerente azione progettuale capace di fornire un reale impulso ad alcuni importanti comparti produttivi, tra cui quello zootecnico, che a nostro parere più di altri è in grado di irrobustire la nostra economia agricola, agevolare lo sviluppo e rafforzare i sistemi produttivi locali, esaltare l'origine e il legame delle nostre produzioni con la nostra terra, costruire filiere produttive tipiche/locali.
Un simile percorso rappresenta una grande e unica opportunità che la Basilicata e le organizzazioni agricole devono saper cogliere e contestualizzare e radicare nella Regione.
Il comparto zootecnico è il segmento produttivo che più di altri è in grado di coniugare e far interagire le recenti indicazioni definite in sede Ue a seguito della riformata Pac, oltre ad essere coerente con il nuovo sistema di incentivi allo sviluppo che mette al centro il l'azienda ed il territorio, compreso le misure previste nei vari Psr.
Compiendo una rapida analisi e una comparazione su quelle che potrebbero essere le ricadute positive che una comunità ed un territorio in forma diretta e indotta riceve in presenza di sistemi di allevamento e attività zootecniche, in specie su territori che presentano caratteristiche come quello lucano, il saldo è lungamente vantaggioso. Basti pensare che la presenza di bestiame significa anche presenza dell'uomo, oltre ad un territorio preservato, oggetto di manutenzione, fruibile e quindi difesa e conservazione della biodiversità, prevenzione del degrado del suolo e delle risorse naturali e dell'habitat, e già questo impone a tutti una più rigorosa riflessione riguardo i modelli di sviluppo dei nostri territori oltre che pensare a concreti e puntuali programmi d'investimento a favore di allevamenti e produzioni zootecniche, senza disdegnare i possibili risultati economici e di redditività a favore di addetti e imprese produttive,
"La Basilicata -afferma Luciano Sileo responsabile Ufficio zootecnia della Cia regionale- per le sue peculiarità orografiche, fisiche, territoriali ambientali e di biodiversità vegetale e forestale rappresenta un naturale contenitore in grado di ospitare sistemi di allevamenti, produzioni animali di particolare pregio, tipiche, uniche per le loro qualità e le loro proprietà nutrizionali in ragione del forte legame con la nostra terra incontaminata e pulita. Di qui - conclude Sileo- l'attenzione alle politiche ed ai programmi di sviluppo rurale, della agricoltura multifunzionalità in specie nella nostra regione, come una grande ed irripetibile opportunità non solo per il settore agricolo, per le aziende e gli addetti, ma in particolare per il nostro territorio e le sue risorse, sulle quali bisogna far leva ed agire affinché venga a determinarsi quella naturale e utile integrazione fra sviluppo agricolo-alimentare e politiche di coesione socio-territoriale, in grado di irrobustire imprese e produzioni e di conseguenza irrobustire i nostri ambiti-sistemi produttivi locali".
Il valore aggiunto rappresentato dal comparto zootecnico per la Regione e la sua economia è indubbio. Bisogna, quindi, dare corso a concrete misure di sostegno verso tali produzioni, la Cia Basilicata ritiene che sarebbe estremamente utile nell'ambito delle misure destinati agli investimenti del nuovo Psr recuperare alcuni importanti e necessarie risposte a favore delle tante aziende zootecniche della nostra regione.
La Cia regionale ritiene utile definire un piano regionale di settore per la zootecnia di Basilicata, che siamo ancorato alcune concrete azioni quali:
- un piano regionale per il settore zootecnico;
- uno specifico piano per gli allevamenti estensivi legati alle razze e al patrimonio zootecnico autoctono regionale.
- un grande programma per l'uso razionale a fini alimentari e zootecnici del nostro patrimonio fondiario demaniale che presenta una biodiversità e risorse vegetali, forestali e ambientali uniche ed esclusive, (disciplina pasci-pascolo e concessioni diretta dei comuni);
- un marchio di valorizzazione delle produzioni zootecniche e delle razze autoctone;
- creazione di circuiti brevi di commercializzazione di tali produzioni (punti vendita, spacci aziendali, contatti di fornitura con ristorazione regionale per la cucina tipica.
- istituire l'albo delle aziende e dei produttori tipici zootecnici e dei trasformatori delle produzioni di carne e latte lucano;
-patto con la trasformazione e la strutture associative dei macellai;
- un programma di ricerca e la definizione della banca dati sulla genetica animale lucana.
-nell'ambito del Psr priorità a programmi d'intervento interaziendali ed investimenti che prevedono aggregazioni di prodotto e azienda;
-priorità nel sostenere la biodiversità vegetale e animale nelle aree collinari e montane ed in particolare sulle misure dell''Asse II;
-priorità e punteggi maggior per l'insediamento e il subentro dei giovani nelle aziende zootecniche delle aree interne e montane;
- aggregare aziende tramite semplici marchi locali identificativi degli areali di produzione.
- un programma di certificazione delle produzioni su base volontaria.
La Cia regionale, infine, intende impegnarsi per realizzare i punti suesposti, e sarà a fianco degli allevatori zootecnici della nostra regione costantemente, il primo atto concreto è quello di presentare un ddl finalizzato a salvaguardare, tutelare, sostenere la valorizzazione e l'azione di marketing delle specie zootecniche autoctone della Basilicata.