18 Marzo 2013

Cia Basilicata: il presidente Distefano, "la Camera 109 anni fa approvò una legge speciale istitutiva della Cassa di credito agrario. Ed oggi?"

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"La Camera approva la legge speciale per l'istituzione della Cassa provinciale di credito agrario per la Basilicata con gli obiettivi: di fare anticipazioni di danaro, in attrezzi o in scorte ai Monti frumentari, alle Casse agrarie e ai Consorzi agrari; fare anticipazioni agli enfiteuti e alle Società Cooperative agrarie riconosciute, che abbiano intrapreso industrie agrarie o affini, purché le anticipazioni stesse servano esclusivamente alla costruzione di case coloniche, di stalle razionali, di strade poderali, di opere per provvedere i fondi di acqua potabile e irrigazione, ovvero a piantagioni legnose agrarie, a rimboschimenti, ad acquisto di bestiame, di strumenti di lavoro, di materie prime e in generale di scorte, o anche alla chiusura di muri e siepi dei terreni aperti; di fare anticipazioni ai proprietari e conduttori di terre per la costruzione di case coloniche e di stalle razionali". Era il 23 febbraio 1904 e fu definita una legge "rivoluzionaria". Dopo 109 anni ci ritroviamo a chiedere alla Camera e al Senato di oggi di occuparsi di credito agrario.
A sottolinearlo è il presidente della Cia lucana Donato Distefano per il quale specie al Sud e in Basilicata il "credit crunch" nel settore primario ha raggiunto ormai livelli insostenibili, con tre imprese su cinque che denunciano difficoltà enormi nell'accesso a finanziamenti e prestiti. Le conseguenze dell'assenza di liquidità sono chiare e drammatiche: molte aziende, soprattutto le più piccole, sono costrette a chiudere i battenti (in Basilicata ben 1.226 nell'ultimo anno).
Ma -aggiunge Distefano- con il fiato sospeso per le vicende politiche nazionali, sul piano regionale e anche qui con il fiato sospeso in attesa di un rilancio operativo del Governo (regionale), siamo convinti che si debba e si possa fare presto, di più e meglio, tenuto conto che all'interno del Psr Basilicata 2007/2013 sono stati destinati a sostenere un Fondo di Garanzia oltre 15 milioni di euro, che per effetto del sistema moltiplicatore può sviluppare e sostenere oltre 150 milioni di investimenti.
E' tempo di fare il punto delle misure messe in campo sinora e non a caso abbiamo sollecitato, dai tempi dell'assessore all'Agricoltura Viti (precedente legislatura), un tavolo tecnico specifico sul tema credito agrario.
Il dipartimento Agricoltura ha presentato tre strumenti varati per il sostegno agli agricoltori per attività quali il miglioramento fondiario, l'acquisto di nuove macchine, attrezzature e bestiame, la ricerca, la sperimentazione e l'innovazione tecnologica nell'azienda, la valorizzazione commerciale dei prodotti o la ristrutturazione del debito dell'impresa agricola. Due di questi strumenti servono ad agevolare l'accesso al credito e sono il Fondo di garanzia, già operativo, mentre saranno resi operativi il Fondo Credito e la Lettera di garanzia. Quest'ultima, detta anche Gcard, è la principale novità in quanto consentirebbe alle imprese agricole di ottenere, prima di presentare una richiesta alla banca finanziatrice, il proprio "merito creditizio" calcolato ai fini del rilascio della garanzia a prima richiesta.
Si tratta -conclude il presidente della Cia Basilicata- di verificarne lo stato attuativo e soprattutto di costruire soluzioni e procedure condivise con le organizzazioni professionali per l'accesso al credito semplificate, a costi accessibili e vantaggiose.