Cia alla Conferenza nazionale dell’export promossa dal Maeci a Roma
Presente il vicepresidente Bartolini: “Promuovere sempre meglio qualità e bellezza dei prodotti ma anche dei territori, in chiave turistica”
Un momento di confronto e dibattito a tutto campo sulle strategie per rafforzare la presenza del sistema Italia sulla scena internazionale in un contesto globale in continuo mutamento, insieme a rappresentanti delle agenzie di sostegno pubblico all’export, esponenti del mondo associativo e vertici di grandi aziende. Questo l’obiettivo della Conferenza nazionale dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese, promossa e organizzata dal Ministero degli Affari esteri a Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica.
All’evento, presieduto dal ministro Antonio Tajani, ha partecipato Cia-Agricoltori Italiani, con il vicepresidente nazionale Matteo Bartolini accompagnato dalla responsabile dell’Ufficio Internazionale Cristina Chirico.
Nell’occasione, Cia ha ribadito l’urgenza di agevolare lo sviluppo ulteriore delle esportazioni Made in Italy sui mercati storici e di intercettare nuova domanda su quelli emergenti. Un percorso possibile tramite aiuti, anche fiscali, per l’aggregazione produttiva e organizzativa delle imprese; strumenti innovativi per la formazione e il tutoraggio sull’export agricolo; processi di razionalizzazione del sistema fieristico e progetti di incoming per attrarre flussi turistici.
“All’estero non si vende solamente un prodotto, ma uno stile di vita -ha detto Bartolini-. Oggi bisogna promuovere sempre meglio la bellezza e la qualità non solo dei prodotti italiani, ma anche dei territori da dove provengono. In questo modo, si creano le condizioni per accrescere sia l’export di produzioni che l’import di economia turistica”.
“Molto importante, poi, per gli agriturismi e per tutto il turismo enogastronomico nazionale -ha aggiunto il vicepresidente di Cia- l’accordo annunciato da Tajani tra il Ministero e l’Università degli Stranieri di Perugia, per favorire l’inserimento dei giovani in azienda nell’ambito dello scambio linguistico e culturale”.