20 Febbraio 2023 | None

Cia al Tavolo olivicolo: più risorse e misure per potenziare settore

#olio #istituzioni
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Il vicepresidente Sicolo all’incontro al Masaf con il sottosegretario La Pietra

Potenziare l’olio Made in Italy a livello produttivo e qualitativo. Questo l’obiettivo del primo Tavolo olivicolo, che ha riunito al Masaf tutti gli attori della filiera con il sottosegretario di Stato Patrizio Giacomo La Pietra.

Per Cia-Agricoltori Italiani, è intervenuto all’incontro il vicepresidente nazionale Gennaro Sicolo, che ha voluto ringraziare il sottosegretario all’Agricoltura per l’istituzione del tavolo per, poi, portare le istanze della Confederazione sul settore.

L’incremento della produzione di olio italiano e la competitività sul mercato interno e estero -ha spiegato Sicolo- non può che passare dall’incremento dell’aggregazione del prodotto, attraverso le Organizzazioni di Produttori”. Occorre ancheincrementare i fondi della OCM Olio, così come si è fatto per la OCM Vino” etutelare meglio l’olio extravergine d’oliva nazionale mediante processi di certificazione che garantiscano il giusto reddito a tutti i soggetti della filiera, in particolar modo alle aziende agricole, troppo spesso l’anello più debole della catena anche se il più importante”.

Per il vicepresidente Cia, “la misura del Piano Olivicolo Nazionale, con una dotazione di 30 milioni, ha lasciato fuori tante imprese” e l’incremento produttivo risulta difficile “quando gli agricoltori sono continuamente vessati dai rincari degli input produttivie scontanola mancanza di manodopera, soprattutto per la potatura e la raccolta”. Per questo, bisogna trovarerisorse adeguate per l’attuazione di queste importanti misure” che “vanno perseguite e implementate”.

Sicolo ha, quindi, ribadito la sua preoccupazione pergli effetti della Pac 2023-2027 sulle imprese olivicole”, così come “per il fenomeno dei cambiamenti climaticie per le problematiche fitosanitarie come la Xylella”, che avanza dal Salento verso il Nord della Puglia e per la quale urgeun Commissario ad acta in grado di prendere le giuste decisioni, non più procrastinabili, visto che si corre il rischio di perdere la produzione della prima regione olivicola italiana”.

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