Carta della Frutticoltura: Cia Piemonte, occorre fare sistema con tutti
“E’ fondamentale che sulla frutticoltura, come sul resto del comparto primario, le istituzioni, le organizzazioni di categoria e gli operatori del settore, pubblici e privati, riescano a fare sistema, per rendere sostenibile la transizione ecologica, che è diventata il perno della politica agricola comunitaria. Gli agricoltori sono i primi custodi dell’ambiente, ma la loro sopravvivenza è messa troppo spesso a rischio da logiche politiche che non tengono conto della loro necessità. Per questo, il tavolo di confronto permanente con i decisori politici è strategico, augurandoci che serva prima di tutto a restituire all’agricoltore la centralità del suo ruolo nella società. Il suo lavoro può essere aiutato, ma mai sostituito”.
Così il direttore regionale di Cia Agricoltori italiani del Piemonte, Giovanni Cardone, intervenuto oggi al convegno del Centro di ricerca Agrion di Manta sulle nuove tecnologìe e strategie future per la frutticoltura.
Nello stesso incontro, è stata sottoscritta la Carta della Frutticoltura, con lo scopo di evidenziare le principali criticità che minacciano lo sviluppo dell’intera filiera frutticola e definire le priorità di intervento, in collaborazione con le istituzioni pubbliche e private e attraverso il coinvolgimento degli operatori economici delle filiere.
“Ricerca e innovazione sono le parole chiave per affrontare le emergenze del settore primario -osserva Cardone-. Occorre innanzitutto prendere atto della velocità dei cambiamenti in atto e sapersi adeguare in tempo utile. Gli imprenditori agricoli continuano purtroppo ad essere imbrigliati in meccanismi burocratici che impediscono loro di agire con l’immediatezza che richiede il mercato. Bisogna anche domandarsi quale senso abbiano ancora i piani quinquennali e settennali, quando il mondo cambia ogni tre mesi e il numero di aziende agricole che purtroppo non ce la fanno più a tenere il passo aumenta ogni giorno. In Piemonte, le aziende agricole sono diminuite del 12,4% rispetto al 2018 e il settore frutticolo conta oggi 17.097 aziende pari al 40% del totale, con 29.650 addetti nella sola frutticoltura, a cui si aggiungono 17.000 lavoratori stagionali, su un totale complessivo di 43.445 aziende agricole, con 70.000 addetti”.