15 Settembre 2005

"Carovana antimafia": la criminalità organizzata minaccia anche la nostra agricoltura

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"Per la Confederazione italiana agricoltori è del tutto naturale essere nella carovana antimafia. Il motivo principale è dato dalla volontà di rappresentare la peculiare condizione dell'imprenditore agricolo che più di altri è ostacolato e danneggiato dalla criminalità organizzata, che cerca di entrare nell'agroalimentare. Esso è isolato nel territorio, specialmente al Sud; i suoi beni e le sue attività sono ben visibili e vulnerabili e tutto ciò lo fa sentire solo, disarmato, inerme".
E' quanto ha sostenuto Enzo Pierangioli, vicepresidente della Cia in occasione della conferenza stampa di presentazione della "Carovana antimafia", tenutasi quest'oggi presso la Regione Lazio alla presenza del presidente Piero Marrazzo.
In più -ha rilevato Pierangioli- la Cia ritiene che l'agricoltura, nonostante che subisca più di altri settori economici la negatività della presenza nel territorio della criminalità organizzata, rappresenti la risposta più forte a tale negatività: come accade con l'assegnazione alle cooperative sociali dei terreni confiscati alla mafia, al fine di un corretto esercizio dell'attività agricola".
D'altra parte, la Cia -come ha ricordato Pierangioli- è da tempo mobilitata con iniziative concrete contro la criminalità. Tra queste, da ricordare l'indagine condotta insieme alla Fondazione Cesar e con il Dipartimento antimafia, che ha portato alla luce la "piaga" di una criminalità che imperversa nelle campagne italiane. Una denuncia che ha avuto il conforto dello stesso procuratore capo dell'Antimafia Piero Luigi Vigna e che ha permesso anche l'arresto di numerosi malavitosi che avevano commesso ogni tipo di sopruso verso gli agricoltori, in particolare quelli meridionali.
Un'altra iniziativa è relativa all'indagine condotta sempre in collaborazione della Fondazione Cesar e che ha avuto come oggetto le pesanti ingerenze della criminalità nei mercati ortofrutticoli di Padova, di Fondi e di Vittoria.
"L'agricoltura per le sue peculiarità, ha forti valenze simboliche e formative, essa -ha concluso il vicepresidente della Cia- costituisce il prototipo di attività economica positiva per la società: alimentazione, corretto rapporto con il territorio, presidio dell'ambiente sono cardini di un modo di agire che contrasta profondamente con la mentalità mafiosa".