30 Dicembre 2005
Capodanno: non solo lenticchie e cotechino. La vera sorpresa è il ritorno di polli, tacchini ed uova sulle tavole degli italiani
Cenone di San Silvestro non solo all'insegna di lenticchie e cotechino. La vera sorpresa è rappresentata, infatti, dal ritorno sulle nostre tavole di polli, tacchini e uova che, in seguito alla psicosi dell'influenza aviaria, avevano registrato un drammatico crollo dei consumi (anche oltre il 50 per cento). A segnalarlo è la Cia-Confederazione italiana agricoltori secondo la quale le vendite dei prodotti avicoli ha segnato una decisa ripresa per le feste natalizie: più 15 per cento rispetto ai primi giorni di dicembre. E per la notte più lunga dell'anno l' incremento complessivo è pari al 18 per cento.
Ovviamente -rileva la Cia- questo risveglio dei consumi non significa che la crisi del settore avicolo è stata superata. Tuttavia, è un segnale incoraggiante dal quale ripartire per dare nuove prospettive agli allevatori che in questi ultimi tre mesi hanno subito una penalizzazione che non ha precedenti, con danni di centinaia di milioni di euro e con conseguenze disastrose sul reddito e sui livelli occupazionali.
Per la Cia è, comunque, importante che il trend di vendita dei prodotti avicoli ha invertito la tendenza fortemente negativa. Per parlare di rilancio, però, è ancora presto. Il settore, oltre che della fiducia dei consumatori, ha bisogno di precisi interventi in grado di fornire certezze nuove.
Tanto per comprendere la rilevanza economica del settore, la Cia ricorda che in Italia ci sono 6150 allevamenti, che sono oltre 80.000 le persone lavorano nell'intera filiera, che il fatturato globale raggiunge i 4 miliardi di euro (3 per le carni e 1 per le uova) e che la produzione totale è di 1.200.000 tonnellate.
La Cia evidenzia, inoltre, che per il cenone di fine d'anno si mangerà "tipico" italiano e che si brinderà nella stragrande maggioranza delle case e dei ristoranti con spumante nostrano che subisserà ancora una volta lo champagne.
La scelta del prodotto tipico e di qualità viene avvalorata anche dai dati relativi all'affluenza nelle aziende agrituristiche che, secondo la Cia, hanno registrato per queste festività un gran numero di presenze. Una tendenza che si conferma soprattutto per il Capodanno con un incremento degli amanti delle vacanze in campagna del 10 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Continua, quindi, a crescere l'attenzione verso le produzioni tipiche e di qualità delle nostre terre. Una scelta alimentare che si è fatta, secondo l'analisi della Cia, sempre più mirata ed oculata. Non si spende più tanto per acquistare, ma si guarda sempre di più alle caratteristiche del prodotto.
Sulle tavole imbandite per la cena di fine d'anno e del primo gennaio 2006 i prodotti tipici "made in Italy" faranno, dunque, veramente la parte del leone. Si va dal prosciutto di Parma a quello di San Daniele, dal culatello di Zibello al capocollo, alla soppressata di Calabria, allo zampone e al cotechino di Modena, dallo speck dell'Alto Adige al Lardo d'Arnaud della Val d'Aosta, dal Gorgonzola al Parmigiano Reggiano, al Grana Padano, al Pecorino Romano e Sardo, alla mozzarella di bufala campana al caciocavallo Silano, dalle arance rosse di Sicilia alla nocciola del Piemonte, dalla lenticchia di Castelluccio ai capperi di Pantelleria, alle olive all'Ascolana, alla nocciola di Giffoni, dall'olio di oliva di Brisighella a quelli di Canino, del Cilento della Riviera Ligure, della Sabina, dell'Umbria e delle Valli Trapanasi, al pane di Altamura e di Genzano.
Il settore del pollame in cifre
Allevamenti - 6150 allevamenti
- 2750 allevamenti producono 430 milioni di polli e 40 milioni di galline l'anno
- 2000 allevamenti producono 13 miliardi di uova l'anno
- 700 allevamenti producono 36 milioni di tacchini l'anno
- 700 allevamenti producono 100 milioni di altre specie avicole (tra queste, faraone, quaglie, anatre)
Occupazione - 80.000 persone lavorano nell'intera filiera
Fatturato - 4 miliardi di euro ( 3 per le carni e 1 per le uova)
Produzione totale - 1.200.000 tonnellate
- 700.000 tonnellate di carne di pollo
- 80.000 tonnellate di carne di gallina
- 350.000 tonnellate di carne di tacchino
- 70.000 tonnellate di carne delle altre specie avicole allevate