17 Gennaio 2006
Cantina sociale di Marsciano: per la Cia Umbria è necessario aprire una nuova pagina
Il rinnovo del Consiglio di amministrazione nella Cantina sociale di Marsciano, che si terrà domenica prossima, 22 gennaio, dovrà rappresentare, secondo la Cia Umbria, l'inizio di un nuovo corso necessario per il rilancio di una delle cooperative più importanti della nostra Regione. Una struttura questa che, con circa 200.000 qli di produzione annua, rappresenta un punto di riferimento importante della viticoltura umbra.
La cantina da un punto di vista strutturale, ha le carte in regola per affrontare la difficile sfida di un mercato sempre più competitivo. Inoltre, aspetto certamente non secondario, si trova ad operare in una realtà dove i produttori, scommettendo su questo settore, hanno profondamente rinnovato i loro vigneti, adeguandoli sia da un punto di vista quantitativo, che, cosa più importante, qualitativo.
Quello che ha frenato lo sviluppo della cooperativa in questi ultimi anni è stata una gestione non sempre all'altezza delle grandi potenzialità prima ricordate che, oltre a mandare in sofferenza la struttura stessa ha, nello stesso tempo, fortemente penalizzato i produttori.
Da questo punto di vista è perciò necessario aprire una pagina nuova che dovrà caratterizzarsi con una netta discontinuità con il passato più recente.
E' per la nostra piena convinzione del ruolo fondamentale che possono svolgere le cantine come importante momento di gestione e di organizzazione del prodotto, con la finalità di aumentare il peso contrattuale degli agricoltori all'interno della filiera, che -afferma la Cia Umbria- non possiamo tollerare gestioni incerte e improvvisate che vanno poi a gravare sulle spalle degli agricoltori stessi. Riteniamo, pertanto, opportuno prevedere per la Cantina di Marsciano una gestione lungimirante che sappia incidere nelle dinamiche di mercato. In altre parole, accanto ad una necessaria politica di risanamento che in maniera trasparente dovrà essere gestita con il coinvolgimento della base associativa, servirà una politica di rilancio che non potrà prescindere da una forte scommessa che si dovrà giocare sulla qualità delle produzioni, attraverso un forte legame con il territorio. Riteniamo inoltre fondamentale creare sinergie con altre strutture operanti in zone limitrofe, pensiamo ad esempio alla Cantina Sociale di Orvieto, oltre che avere momenti di confronto continuo con Regione, Università e Arusia.
E' solo attraverso questo percorso che si potranno creare le condizioni per assicurare un reddito dignitoso ai produttori, l'aspetto della vicenda che come Organizzazione agricola ci sta più a cuore.
Ed e' per questo motivo che, come Cia, riteniamo importante sostenere con convinzione la lista che candida alla presidenza della Cantina Gianluigi Dominici. Una lista che, per la presenza di imprenditori giovani e motivati in rappresentanza di aziende importanti, gli unici ad avere un interesse reale affinché le cose procedano in maniera differente, segna un profondo rinnovamento del gruppo dirigente, elemento per noi di assoluta garanzia per l'inizio di un nuovo corso in grado di ridare centralità a questa cooperativa nel tessuto economico locale e regionale.