02 Dicembre 2013
Calabria: Lametino, verso la Società del Distretto agroalimentare di qualità
Si è tenuta nei giorni scorsi a Lamezia Terme, preso la sede della Cia Calabria, una affollatissima assemblea di imprenditori agricoli della Piana per discutere sulla costituzione della Società di Distretto.
I lavori sono stati aperti da Franco Lucia, presidente del Comitato promotore del Distretto agroalimentare di qualità del Lametino, e conclusi dal presidente della Confagricoltura Calabria Alberto Statti.
Ai lavori, fra gli altri, hanno partecipato il presidente provinciale della Cia Mario Maiorana e il direttore provinciale di Confagricoltura Franco Bomba.
Franco Lucia, nel suo intervento introduttivo, ha percorso le tappe che hanno portato al riconoscimento del Daq del Lametino, da parte della Regione Calabria, corrispondente all'area che comprende i Comuni di: Lamezia Terme, Maida, Nocera Terinese, Falerna, Pianopoli, San Pietro a Maida, Curinga, Feroleto, Gizzeria e Jacurso.
"Il Lametino -ha detto Franco Lucia- nonostante la crisi non è un deserto; anzi, le imprese agricole stanno facendo registrare delle significative performance di adattamento ai nuovi contesti di mercato e di finanza pubblica puntando prioritariamente sulla qualità dei prodotti e sull'innovazione dei processi produttivi."
"Il Distretto -ha continuato Lucia- può rappresentare lo strumento per rafforzare le posizioni contrattuali degli operatori agricoli nel rapporto con il mercato, con le istituzioni e con il sistema creditizio oltre che favorire un nuovo e rinnovato approccio verso il suo territorio".
"I tempi -ha concluso Lucia- sono ormai maturi per costituire la Società di Distretto attraverso un piano di sviluppo che deve far sentire il peso dell'area fin dai prossimi giorni ai tavoli del 2 partenariato, promossi dal Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, sul nuovo Psr 2014/2020".
Alla riunione sono intervenuti: il presidente del Coppi Taccone, il presidente della Cooperativa Torrevecchia Ciriaco, i rappresentanti delle associazioni olivicole Mercuri e Strangis, il rappresentante dei florovivaisti Serratore, il presidente della Cooperativa ABZ Persico, il rappresentante dell'Ordine degli Agronomi Tropea e l'imprenditore Inderst.
Il presidente della Cia di Catanzaro, Mario Maiorana, ha sottolineato la necessità di accelerare in merito alla costituzione della Società di Distretto.
"L'agricoltura lametina -ha detto- siamo noi e se vogliamo farle compiere quel salto di qualità da tutti auspicato, dobbiamo esserci e partecipare attivamente. Solo così i risultati arriveranno."
"Il Distretto -ha concluso Maiorana- potrà rappresentare uno strumento in più per farci uscire prima dalla crisi".
Infine, Alberto Statti, presidente di Confagricoltura Calabria, ha posto l'accento sul fatto che il Distretto vuole rappresentare un nuovo sistema di governance al fine di ricucire da una parte la frammentazione esistente e dall'altra consolidare e sviluppare la rete d'imprese, già esistente e operativa con successo sul mercato, che concorre a fare della Piana di Lamezia una della aree strategiche dell'agricoltura calabrese.
"Il Distretto -ha detto Statti- non sarà un contenitore fine a se stesso, ma uno strumento utile alle imprese e al territorio."
"Gli imprenditori -ha proseguito prosegue Statti- nonostante la crisi, stanno facendo la loro parte; occorre che anche le istituzioni facciano altrettanto".
"In Calabria -ha concluso Statti- sono stati istituiti da parte della Regione Calabria i Distretti di Sibari e di Lamezia e sarebbe necessario, fin dal nuovo Psr 2014/2020, che ad essi si assegni un ruolo di rilievo maggiore rispetto al passato".