21 Febbraio 2008

Basilicata: siglata la convenzione Cia-Mps

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"I titolari delle oltre 20 piccole e medie imprese agricole lucane fan-no ricorso ai servizi creditizi e finanziari sino al 60 per cento se si tratta di aziende che operano nel settore ortofrutticolo; tra il 30 e il 35 per cento per le aziende zootecniche; per il 25-30 per cento nel settore cerealicolo; per il 10-15 per cento nel settore olivicolo; per il 40-50 per cento nel settore vitivinicolo; per il 20-30 per cento nel settore vivaistico-forestale; per il 30-40 per cento se si tratta di aziende agrituristiche; per il 30-35 per cento per quelle che svol-gono attività di acquacoltura". Sono i dati diffusi dalla Cia lucanache ha realizzato una ricerca i cui risultati sono stati diffusi in occasione della firma di una conven-zione con la Banca Monte Paschi Siena e di un accordo operativo fra la banca e la Cia lucana, oltre ad uno specifico accordo com-merciale regionale con l'Istituto di sviluppo animazione rurale Isvar (società di servizi Cia Basilicata). All'incontro sono intervenuti Pasquale Vallone, responsabile "Small bussines" Direzione generale Banca Monte Paschi di Siena, Enzo Pierangioli, vicepresidente nazionale della Cia, Donato Distefano, presidente della Cia Basilicata, Massimo Bagnoli, responsabile nazionale Cia del settore consulenza al credito e fiscale, Luciano Sileo, amministratore Isvar Scarl, Società di servizi della Cia Basilicata.
La convenzione, l'accordo operativo e l'accordo commerciale rientrano fra le azioni che il sistema Cia persegue riguardo le attività di assistenza e servizi fornite alle imprese in materia di consulenza finanziaria e creditizia.
L'indagine della Cia sul sistema produttivo agricolo lucano divide in sei fasce le aziende: la prima comprende 22.550 aziende con premio unitario agricola da 100 a 1.000 euro; la seconda 13.750 aziende da 1.001 a 3000 euro; la terza 6.600 aziende da 3.001 a 5.000 euro; la quarta 5.500 aziende da 5001 a 10.000 euro; la quinta 4.400 aziende da 10.001 a 15.000 euro; la sesta 2.200 aziende oltre 15.000 euro.
Ciò -ha sottolineato il presidente della Cia della Basilicata, Donato Distefano- a riprova delle differenti dimensioni aziendali, del diverso livello di patrimonializzazione. Per la Cia sono oltre 20 mila le Pmi agricole suscettibili di una evoluzione verso l'innovazione e la competitività da sostenere attraverso strumen-ti e servizi finalizzati tra cui il credito ha un compito essenziale. Particolare rilevanza assumono i contenuti e le modalità di gestione di questi strumenti, in questa fase, nella quale stanno per partire im-portanti programmi d'investimenti come il Psr 2007/2013, i pro-grammi interfondo legate all'innovazione tecnologiche, alla diversi-ficazione produttiva, agli investimenti per la competitività del sistema produttivo agricolo e agricolo-alimentare lucano.
Il vicepresidente nazionale della Cia Pierangioli ha detto che l'obiettivo centrale è avvicinare il mondo del credito ai bisogni reali dei titolari di aziende agricole e per la Cia quello di of-frire servizi sempre più efficaci a dare risposte allo sforzo di competizione.