12 Maggio 2006
Basilicata: le organizzazioni agricole annunciano azioni di forte mobilitazione
L'agricoltura di Basilicata ha bisogno di segnali concreti da parte delle Istituzioni del Governo regionale. A distanza di sette mesi dal 25 ottobre del 2005 data del Consiglio Regionale, dove unanimemente le forze politiche riconobbero la indispensabile necessità di invertire radicalmente politiche e programmi a favore del comparto agricolo lucano , nessuno degli impegni assunti (da tutte le forze politiche, dall'intero Consiglio e dal Governo) su proposta delle organizzazioni profssionali agricole, è stato mantenuto e tantomeno si intravedono segnali in tal senso.
Il risanamento ed il consolidamento delle passività delle aziende, adeguate azioni volte a sostegno dei servizi alle imprese agricole, (credito, servizio,assicurazioni), qualificazione della spesa, (residui Por ) efficienza degli Enti e delle agenzie regionali, semplificazione e celerità nell'accesso ai benefici (vedi sostegni e premi tramite Arbea ), misure volte a contenere costi di produzioni per le aziende di Basilicata (programma di compensazione su energia e carburante, acqua per il settore, un programma mirato di compensazione attraverso le roialty provenienti dai momenti estrattive e per la cessione dell'acqua alle regioni puglia, misure per la promozione e la valorizzazione dei prodotti agroalimentari lucani, rivisitazioni della tassazione e della fiscalità locale alle aziende agricole, alleggerimento dei costi per i servizi irrigui e di bonifica, sono tutte questioni ancora aperte..
A fronte di tali questioni, l'esecutivo regionale ha elaborato i documenti di spesa (Dapef e bilancio 2006) che vanno in direzione diametralmente opposta ai bisogni e alle esigenze del settore e delle aziende agricole, basti pensare che il bilancio agricolo regionale che ammonta a complessivi 160 Meuro, per l'80% è destinato a voci di spesa per funzionamento e gestione della macchina amministrativa e solo il residuo 20% è destinato al settore per gli investimenti.
E' il caso di chiedersi ancora una volta, affermano le organizzazioni agricole, se effettivamente le Istituzioni e il Governo regionale intendono davvero mettere al centro della Agenda politica e programmatica il comparto agricolo. Ad oggi va registrata la totale inerzia ed il totale immobilismo con una pubblica amministrazione che presenta crepe e deficienze perfino sull'ordinaria gestione delle misure a sostegno del comparto, vedi i ritardi nelle liquidazioni degli aiuti comunitari da parte dell'Organismo Pagatore regionale Arbea o il sostegno ai consorzi di difesa o l'erogazione degli aiuti sullo sviluppo rurale.
Cia, Coldiretti e Confagricoltura, rilevata l'assoluta inconcludenza da parte del Governo Regionale e del Dipartimento, non sono più disponibili ad essere chiamati ad una fittizia concertazione e saranno disponibili ad un serio e concreto confronto solo quando saranno ravvisate tangibili atti, determinazioni e proposte (Leggi e disposizioni) volte a dare risposte ai temi posti e che, ingiustificatamente, da troppo giacciono tra l'indifferenza sul tappeto.
I presidenti di Cia, Coldiretti e Confagricoltura, nel corso di una riunione congiunta nel riconfermare l'azione unitaria, hanno deciso di intensificare la propria azione sindacale che ripartirà con la riunione in seduta congiunta dei rispettive direzioni regionali che avrà luogo nei prossimi giorni, al fine di avviare una puntuale valutazione fra i gruppi dirigenti rispetto alla situazione del comparto e per definire le modalità e le forme di mobilitazione da sviluppare sull'intero territorio lucano al fine di riportare la drammatica situazione che vive il settore agricolo lucano al centro del dibattito politico e dell'iniziativa amministrativa-programmatica della Regione Basilicata.
Su queste basi e con forte determinazione, Cia, Coldiretti e Confagricoltura intendono affrontare anche la nuova e decisiva partita della programmazione 2007/2013 e le tante riforme in atto che investono e interessano il comparto.
A tale proposito le organizzazioni agricole. di Basilicata premettono che la nuova programmazione e le prossime risorse che saranno assentite alla nostra Regione nel settore devono essere destinate alle aree rurali e con il loro utilizzo ridare, concretamente, centralità all'impresa agricola e alle aziende agro-rurali attraverso il quale implementare crescita, competitività e qualità territoriale.
Il Coordinamento regionale delle organizzazioni agricole di Basilicata è riconvocato per la prossima settimana per stabilire data e contenuti della riunione unitaria delle rispettive Direzioni regionali.