19 Aprile 2006

Aviaria: gli agricoltori pronti a proteggere le rondini. Non esiste alcun pericolo di contagio del virus

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Gli agricoltori italiani sono fortemente impegnati a salvare le rondini che, a causa di un'assurda psicosi da influenza aviaria, corrono il rischio di essere scacciate e di vedere distrutti i loro nidi. E' quanto ribadisce la Cia-Confederazione italiana agricoltori che già nei giorni scorsi aveva aderito all'appello lanciato dalla Lipu (Lega italiana protezione uccelli) e che ora condivide le raccomandazioni diramate dal ministero della Salute che invita alla salvaguardia di questi volatili.
La Cia, infatti, esprime la propria preoccupazione che le paure immotivate collegate al pericolo di diffusione del virus dell'influenza aviaria possano portare danni a questi uccelli simbolo della primavera. Già la "psicosi da pollo" ha provocato conseguenze ingenti ai nostri allevatori avicoli. E ora c'è il rischio di ripercussioni anche per il patrimonio ambientale e faunistico.
Nel riaffermare la sua piena disponibilità a tutelare le rondini e i loro nidi, la Cia ricorda che esse sono "utili" all'economia ed al benessere umano, in quanto distruggono grandi quantità di insetti nocivi (comprese mosche e zanzare). Inoltre, questi volatili frequentano prevalentemente paesi rurali, cascinali, centri urbani dove trovano dei punti idonei per la nidificazione e non condividono l'habitat con uccelli potenzialmente a rischio come quelli acquatici migratori.
Le rondini -sottolinea la Cia- sono una specie protetta ai sensi della legge sulla caccia. E' vietata l'uccisione, la distruzione e la detenzione dei nidi, reati per i quali si può applicare il Codice penale.
La Cia sostiene che le rondini -come evidenziato dallo stesso ministero della Salute- non hanno un ruolo significativo nel ciclo epidemiologico dell'influenza aviaria. Questi volatili, peraltro, non sono mai stati coinvolti in passato in epidemie influenzali e non sono state mai trovati infetti dal temuto virus H5N1. Inoltre, la loro migrazione avviene tra Europa e Africa, e non riguarda i Paesi dell'Est asiatico, dove si è verificato il maggior numero di contagi.
La Cia ribadisce, infine, che c'è da sempre fortemente impegnata nella difesa e valorizzazione dell'ambiente naturale e con esso quello faunistico. E' un'azione che verrà portata ancora avanti con la massima attenzione e determinazione anche nei confronti delle rondini.