11 Dicembre 2019 | None

Aree interne: Cia lancia piattaforma online per “Il Paese che Vogliamo”

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Obiettivo promuovere dibattito pubblico sul progetto. La presentazione in occasione dell’Assemblea nazionale

Cia-Agricoltori Italiani lancia la piattaforma online dedicata al progetto nazionale “Il Paese che Vogliamo”. La presentazione ufficiale in occasione dell’Assemblea annuale che si è tenuta a Roma.

Il sito web, raggiungibile al link ilpaesechevogliamo.cia.it, è stato pensato, in primo luogo, per promuovere il dibattito pubblico sui 5 asset al centro dell’iniziativa (infrastrutture, governo del territorio, filiere a vocazione territoriale, fauna selvatica, enti locali e politiche Ue) e quindi come contesto virtuale per raccogliere proposte di rilancio delle aree interne.

La piattaforma risponde all’obiettivo di informare e aggiornare in merito all’iniziativa, ma soprattutto apre il progetto a una maggiore partecipazione, prevedendo al suo interno la sezione ad hoc “Lascia la tua proposta” per dare spazio a idee e suggerimenti. Chiamati a contribuire non solo istituzioni, enti, mondo accademico e associazioni, ma anche stakeholder, giornalisti e cittadini.

Stile e approccio, che traggono ispirazione dal sito web degli Agricoltori Italiani, sono stati scelti per una navigazione intuitiva e snella, una fruizione dei contenuti facile e immediata. Tanti gli approfondimenti sulle questioni sollevate con “Il Paese che Vogliamo”. Grande attenzione a documenti, analisi, report e focus, frutto del roadshow dedicato, che Cia sta portando avanti da Nord a Sud Italia.

Chiudiamo il 2019 carichi di quattro mesi di intensa attività focalizzata sull’importante viaggio nel territorio de 'Il Paese che Vogliamo' -ha detto il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino-Il roadshow, fondamentale per dialogare con governatori, sindaci, presidenti di enti e associazioni, accademici e cittadini -ha raccontato- finora ha toccato 4 tappe, coinvolgendo 12 regioni (a Nord Liguria e Piemonte; a Sud Campania, Puglia e Basilicata; nel Centro Italia Toscana, Emilia-Romagna e Umbria; nelle zone terremotate Marche, Lazio, Abruzzo, Umbria e Molise) e radunando nei tavoli tematici oltre 200 ospiti istituzionali. La piattaforma arriva, ora, a rafforzare gli intenti del progetto Cia per realizzare, attraverso anche i prossimi appuntamenti in giro per l’Italia, il più dettagliato, organico e puntuale dossier sulle aree interne, da presentare presto al governo”.

Rafforzare la filiera agroalimentare significa rafforzare le infrastrutture -ha detto la Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, ospite dei lavori-. La logistica in Italia non è adeguata agli standard europei. Dobbiamo fare di più e meglio, a cominciare dal finanziamento dell’ultimo miglio di tutti i porti e aeroporti strategici nazionali. Così finalmente le nostre merci agroalimentari, eccellenza del nostro export, potranno viaggiare più veloci, più in sicurezza e in maniera più sostenibile”. Inoltre “dobbiamo anche potenziare i collegamenti nelle aree interne e rurali -ha continuato De Micheli-. Siamo già in ritardo, ora con questa legge di bilancio ricominciamo a finanziare questi interventi. Ma abbiamo bisogno di voi: le organizzazioni agricole come la vostra ci aiutino a capire quali sono le priorità su cui intervenire”.