26 Luglio 2021

Apicoltura: Cia Piemonte, Regione non disperda risorse

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L'appello dell'organizzazione affinché la ripartizione degli aiuti venga effettuata in proporzione all'attività svolta dai beneficiari

"Chiediamo che la ripartizione dei fondi della Legge regionale 20/98 venga effettuata in modo proporzionale all’attività delle associazioni apistiche, soprattutto mantenendo i finanziamenti per la ricerca, l’assistenza tecnica, la formazione e la comunicazione. Riguardo alla Misura B4 (acquisti collettivi dei presidi sanitari), se la dotazione finanziaria si polverizza nella suddivisione tra i beneficiari, il beneficio reale agli apicoltori diventa irrisorio. Piuttosto, vista la situazione contingente, sarebbe opportuno creare una dotazione a parte che permetta alle sole aziende professioniste di ottenere un contributo (almeno del 50%) per l’acquisto dei presidi sanitari".

E’ l’appello che Cia-Agricoltori italiani del Piemonte rivolge all’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa, dopo il Tavolo sul miele organizzato in Regione, con la partecipazione delle Associazioni apistiche e delle Organizzazioni sindacali agricole. All’incontro, Cia Piemonte era rappresentata da Daniela Ferrando.

"Il comparto apistico sta vivendo negli ultimi anni una crisi produttiva mai conosciuta prima -osserva Cia Piemonte-, le aziende professionali sono messe a dura prova dall’aumentare dei costi (nutrizioni e spostamenti) e dai raccolti insoddisfacenti, se non del tutto nulli. Occorre muoversi su tutti i tavoli nazionali ed europei per il reperimento dei fondi necessari al risarcimento e al sostentamento di un’attività, quale è l’apicoltura, da ritenersi fondamentale per l’uomo e l’ambiente".