All'Assemblea di Cia le parole del vicepremier e ministro Antonio Tajani
Per spingere la crescita abbiamo bisogno di voi che lavorate sul territorio, siete custodi dei nostri saperi e valori
Le parole del vicepremier e ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, nel messaggio mandato in occasione dell'Assemblea Cia:
Ringrazio il Presidente Cristiano Fini e rivolgo un caloroso saluto a tutti i partecipanti all’Assemblea annuale di Cia- Agricoltori Italiani. In un contesto globale segnato da sfide sempre più complesse, il Governo è in prima linea nell’impegno per la pace e il dialogo. Ho appena concluso ad Anagni e Fiuggi la riunione dei Ministri degli Esteri del G7. Un grande appuntamento contrassegnato dall’annuncio del cessate il fuoco in Libano.
Gli appuntamenti internazionali come il G7, o le grandi manifestazioni sportive, penso al Giro d’Italia o le Olimpiadi Milano Cortina del 2026, sono straordinari volani di crescita. Vuol dire mettere in moto la filiera del turismo, dell’accoglienza, l’agroalimentare.
Il nostro è un impegno a 360 gradi per portare sempre più Italia nel mondo. Ho lanciato una strategia mirata di diplomazia della crescita, per favorire l’export e favorire l’internazionalizzazione delle nostre imprese.
Ho dato chiare direttive per trasformare le nostre Ambasciate in trampolino di lancio per le nostre eccellenze e nelle case delle nostre imprese. Ne discuteremo il 18 dicembre agli Stati Generali dell’Export che ho scelto di tenere a Milano, come momento chiave della riunione dei nostri Ambasciatori.
È un lavoro che sta dando i suoi frutti. Mentre gli scambi mondiali rallentano, l’Italia ha tenuto la barra dritta. Con 626 miliardi di euro di export lo scorso anno, siamo una vera superpotenza dell’export.
Il contributo del settore agroalimentare a questo successo è centrale. L’export del settore lo scorso anno ha superato i 62 miliardi di euro, una cifra record. È un successo che coinvolge tutta la filiera: dai macchinari agricoli all’industria alimentare. Un successo fatto anche di sostenibilità e innovazione.
Valorizzare il nostro agroalimentare significa raccontare i nostri territori, specie i nostri piccoli borghi. Penso in particolare al turismo. Un ruolo chiave è quello del “turismo delle radici”, un’iniziativa che ho lanciato per favorire la riscoperta dei nostri territori da parte degli oltre 80 milioni di italiani e italo-discendenti nel mondo, per portarli a conoscere i borghi da cui sono partiti i nonni o i bisnonni, e a conoscere la cucina delle radici.
Per spingere la crescita, creare posti lavoro, assicurare benessere delle nostre famiglie e delle imprese, abbiamo bisogno del contributo di tutte le forze del Sistema Italia, soprattutto delle forze reali come Cia-Agricoltori Italiani e i suoi Associati, che operano sul territorio e che sono custodi dei nostri saperi e valori più veri.
Una collaborazione che si concretizza anche in iniziative come Food for Gaza, dove siamo uniti in prima linea per portare sollievo alla popolazione civile della Striscia.
Anche questo è un esempio di quello che possiamo raggiungere lavorando in squadra con lo sguardo rivolto al futuro, per affrontare le sfide di oggi e trovare insieme soluzioni nell’interesse dei nostri territori. Contate su di me, contate sul Governo!