Agrometeorologia: ricercatori a lavoro per agricoltura "climate smart"
Parte la scuola internazionale, prima in Italia, con Fao e Crea
Tecnici e scienziati più vicini per tradurre le conoscenze sul clima in azione sul campo, ricercatori in formazione per acquisire nuove competenze innovative di alto livello sulle tecnologie più avanzate dedicate all’analisi e al monitoraggio agrometereologici. E’ quanto ci si attende dalla prima edizione dell’International Advanced School of Agricultural Meteorology, apripista in materia nel panorama nazionale e organizzata dall’Associazione Italiana di Agrometeorologia (AIAM) in collaborazione WMO-RTC e FAO con anche il contributo del Crea.
Ricercatori e professionisti selezionati dal Comitato Scientifico, saranno in full immersion fino al 19 marzo per un aggiornamento che contribuisca successivamente allo sviluppo agricolo sostenibile in grado di adattarsi e mitigare i cambiamenti climatici. Nel focus: agricoltura intelligente per il clima e processo in 5 fasi per l’implementazione del CSA; Eddy Covariance e tecniche di misurazione dei flussi di massa ed energia nell’ecosistema agricolo; comunicazione degli impatti dei cambiamenti climatici sul settore agricolo, sistemi di allerta precoce e risposta rapida; strutture e strumenti dell’Agenzia spaziale europea (ESA); eventi estremi e impatti sugli agroecosistemi, modelli scientifici di analisi del rischio e modalità pratiche per adottarli nei processi decisionali; strumenti assicurativi e meccanismi di finanziamento che mirano ad aumentare gli investimenti nel settore agricolo, fornendo al contempo risultati climatici positivi, come una maggiore resilienza e una riduzione dell’intensità delle emissioni.
Tra i docenti, esperti di livello mondiale provenienti dal mondo accademico (c'è anche l’Università di Firenze), istituti di ricerca, agenzie internazionali, nonché dalla Fao e dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA).