28 Gennaio 2008

Agriturismo in Campania: ri-partiamo dai rifiuti. L'impegno di Cia e Turismo Verde

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"E' bene che chi ha a cuore gli interessi generali e degli agricoltori, compia ogni sforzo per circoscrivere la sensazione di pericolo che alimenta diffidenze e amplifica a dismisura il rischio effettivo contribuendo a dare agli acquirenti di prodotti della Campania la reale, rassicurante, misura delle cose". Questo è l'invito che il sottosegretario alle Politiche agricole, alimentari e forestali Guido Tampieri ha lanciato alla stampa in un suo comunicato del 16 scorso.
Tale invito è stato accolto dall' Associazione dell'agriturismo della Campania profondamente convinta che ciò significa innanzitutto mettere in campo azioni concrete per contenere "la sensazione di pericolo che alimenta diffidenza di chi, lontano da questa regione, non possiede la reale entità del rischio" Se poi si tratta buone pratiche condivise e partecipate dagli stessi cittadini consumatori per altro, coinvolti in prima persona, allora la strada è quella giusta.
"Vogliamo ripartire dagli stessi rifiuti", questo il commento della presidente di Turismo Verde della Campania Rosaria Pellecchia. "Con il nostro progetto 'I rifiuti per una terra fertile - Microsistema dimostrativo di compostaggio domestico', intendiamo dare, come mondo agricolo, tradizionalmente legato ad un uso sostenibile delle risorse naturali e ambientali, un contributo che promuova una maggiore attenzione verso modalità e comportamenti compatibili con una gestione sostenibile dei rifiuti, e, nel contempo, verso produzioni agricole sostenibili per una qualità alimentare garantita. Pertanto, intendiamo avviare un'iniziativa, con la quale mettere a frutto la naturale 'vocazione' della cultura tradizionale del settore agricolo, verso il ri-uso ed il ri-ciclo della sostanza organica, per sostenere la diffusione di "buone pratiche" per la riduzione dei rifiuti organici prodotti e l'utilizzo del compostaggio per la produzione di fertilizzante agricolo e di prodotti agricolidi qualità. Vogliamo proporre un marchio, un bollino 'blu' come ha annunciato l'Assessore alla agricoltura della nostra Regione, anche per le produzioni agricole che hanno contribuito a ridurre i rifiuti organici e utlizzato il compostaggio per la produzione di fertilizzante agricolo. Il nostro progetto, così concepito, vuole facilitare processi virtuosi nel rapporto tra cittadino e rifiuti, stimolare la nascita di innovative collaborazionied incontri tra cittadini e mondo agricolo, plus-point a cui teniamo molto".
"Si prefigura così la possibilità di creare una sorta di filiera corta inversa che inevitabilmente, a nostro avviso, rafforzerà anche quella tradizionale. Ridurre le distanze tra produzione e consumo, far partecipare i cittadini , mettendoli in condizione di produrre sostanze organiche da affidare alla terra può aiutare fortemente a comprimere la psicosi verso i prodotti campani. Di questo siamo certi è una sfida che ci affascina molto e che intendiamo vincere. Ed è per questo che le nostre aziende agrituristiche apriranno le loro porte per divulgare, formare, supportare le buone pratiche dl compostaggio domestico ed in ambito agricolo".
"Gli agriturismi della provincia di Napoli e Caserta aderenti alla Associazione dell'agriturismo della Cia -ha affermato il presidente interprovinciale Salvatore Ciardiello- saranno i primi ad aprire le porte delle loro aziende a studenti, nuove generazioni, cittadini (in quanto produttori di rifiuti e consumatori di prodotti alimentari) a produttori agricoli, esercizi commerciali, altre strutture e associazioni del territorio".
"Stiamo lavorando -ha sottolineato- per una prima sperimentazione, a intese con i comuni di Pomigliano, Pozzuoli , S.Maria Capua Vetere, Marcianise sui quali ricadono i Cof (Centri di Occupabilità Femminile), perché le donne dei territori saranno nostre interlocutrici privilegiate, insieme ad alcuni istituti scolastici di quei territori. L'obiettivo è la realizzazione di protocolli per la gestione dei composter domestici e agricoli in virtù della legge regionale regionale4/3/ 2007 e l'applicazione della legge per la riduzione della tassa sui rifiuti a favore dell'utilizzo dello smaltimento attraverso le tecniche del compostaggio".
"Insomma, vogliamo modificare nei fatti, l'impostazione culturale nei confronti dei rifiuti, delle produzioni agricole e delle scelte alimentari. È questo il nostro intento, il contributo che vogliamo dare. Solo così -ha concluso- sarà possibile iniziare a spegnere l'incendio comunicativo appiccato nella nostra regione. Un piccolo contributo, forse, affinchè le comunità scolastiche, le aziende agricole e agrituristiche, le strutture territoriali come i centri di occupabilità femminile e dunque le donne, si trasformino in strutture di comunicazione sociale in nome del bene della collettività".