Su etichettatura nutrizionale fronte-pacco, presentato testo posizionamento condiviso con altri 6 Stati membri
"La Pac è, e deve rimanere, una politica comune, ma le agricolture europee sono diverse, ed è proprio su questa diversità che il modello agricolo europeo fonda la sua ricchezza. Bisogna dare certezze giuridiche agli agricoltori e dobbiamo farlo al più presto”. E’ questo uno dei passaggi chiave dell’intervento della Ministra delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Teresa Bellanova, al tavolo del Consiglio Agrifish che si è tenuto a Bruxelles lunedì scorso.
L’architettura verde della Pac era, infatti, tra i temi più importanti all’ordine del giorno, insieme alla presentazione del testo di posizionamento (non paper) co-sponsorizzato da Italia, Repubblica Ceca, Cipro, Grecia, Ungheria, Lettonia e Romania e dedicato ai principi fondamentali cui dovrebbe ispirarsi un futuro schema di etichettatura nutrizionale fronte-pacco armonizzato a livello Ue.
Quanto alla Pac, la Bellavona ha spiegato che "quanto previsto dal Green Deal, attraverso la condizionalità rafforzata, gli eco-schemi e gli interventi agro-ambientali, è adeguato al raggiungimento degli obiettivi ambientali, ma voglio essere certa -ha chiarito- che tutto questo non si traduca in ulteriori complicazioni tecnico-amministrative. Non sono molto convinta dell'utilità di prevedere una percentuale minima di risorse per gli eco-schemi, definita a priori nel regolamento. Piuttosto bisogna assicurare la massima flessibilità e sussidiarietà agli Stati membri, sia in termini di risorse da destinare a tali interventi, sia in termini di impegni da richiedere agli agricoltori".
La Ministra ha accolto con favore la proposta della Presidenza con la possibilità, nei primi anni di applicazione, di destinare i fondi non spesi per gli eco-schemi ad altri interventi dei pagamenti diretti, ma ha aggiunto che sulla base dei risultati ottenuti in questa prima fase, "potrebbe essere prevista una valutazione intermedia, per decidere se rendere obbligatorio un determinato livello di allocazione finanziaria, sempre affiancato ad un meccanismo di recupero di eventuali fondi non utilizzati".
Circa le altre priorità, vanno rafforzati per la Bellanova, gli strumenti in tema di gestione del rischio, soprattutto a fronte dei danni causati dalle catastrofi naturali, come alluvioni, siccità, emergenze fitosanitarie. "Gli Stati Membri, su base volontaria, possano -ha proposto la Ministra- decidere di trattenere una piccola percentuale del massimale nazionale dei pagamenti diretti per alimentare un fondo di mutualizzazione pubblico-privato utile in caso di eventi catastrofali. Invieremo una proposta scritta su questo punto".
Illustrando, invece, la posizione di Italia, Repubblica Ceca, Cipro, Grecia, Ungheria, Lettonia e Romania sull’etichettatura nutrizionale fronte-pacco, la ministra ha dichiarato: “Nella nostra visione, un futuro schema Europeo in fatto di etichettature nutrizionali fronte-pacco, dovrà esonerare i prodotti tutelati da denominazioni protette e indicazioni geografiche, ma anche i prodotti con un solo ingrediente come l'olio d'oliva”.
“Dovrà, quindi -ha aggiunto- avere un taglio informativo e non prescrittivo, prendere a riferimento l'apporto giornaliero di sostanze nutritive ed essere comprensibile senza tuttavia ricorrere a strumenti semplicistici come l'uso del colore. La dieta e il benessere alimentare sono concetti molto più complessi di un algoritmo. I consumatori hanno diritto ad essere informati correttamente e le nostre eccellenze alimentari non possono essere penalizzate da semafori". "Questo di oggi -ha proseguito Bellanova- è un dibattito importante perché tocca aspetti cruciali legati al mercato interno, alla salute, alla tutela delle produzioni agroalimentari di eccellenza e alla difesa del patrimonio di diete tradizionali europee. Ed è con grande soddisfazione che abbiamo accolto in questi giorni anche la presa di posizione lungo le stesse linee espressa dalle principali associazioni agricole europee riunite nel Copa-Cogeca. Ci auguriamo -ha concluso Bellanova- che altri Stati membri possano convergere su questa visione e siamo certi che la Presidenza vorrà tenerne conto nell'ambito dei negoziati in corso".
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