Agia Trentino lancia documento su futuro agricoltura under 40 di montagna
Sotto il claim “Se non sei al tavolo, sei nel menù” le proposte consegnate a Dorfmann e all’Assessore Zanotelli nell’ambito dell’evento “InterAGIAmo!”
Dal 2000 al 2020 il numero delle imprese agricole in Trentino è dimezzato, passando da 28.145 a 14.236 (di queste, oggi, oltre 6700 sono condotte da ultrasessantenni). Anche la superficie agricola utilizzata (SAU) è diminuita, ma non così drasticamente: ciò significa che tante aziende piccole chiudono i battenti o vengono assorbite da strutture più grandi. Queste alcune delle evidenze che emergono dal documento “Se non sei al tavolo, sei nel menù” prodotto da Agia Trentino, l’Associazione dei giovani imprenditori agricoli di Cia, d’intesa con il Suedtiroler BauernJugend (SBJ). L’analisi dello scenario è stata portata all’attenzione del pubblico in occasione dell’evento “InterAGIAmo! Dialogo sul futuro dell’agricoltura”, format promosso dai giovani imprenditori di Cia con l’obiettivo di presentare alle istituzioni le proposte per il futuro dell’agricoltura di montagna, anche in vista delle prossime elezioni Ue.
Le istanze dei giovani agricoltori di Cia sono state discusse con gli ospiti delle istituzioni coinvolte. In primo piano, il tema del ricambio generazionale, la questione del reddito e dell’accesso al credito, l’impatto sul settore dei cambiamenti climatici, anche in vista delle prossime elezioni europee.
“I giovani agricoltori non sono solo custodi della tradizione, ma anche promotori dell'innovazione. Con la sua politica agricola, l'Ue sostiene i giovani intraprendenti e ben preparati, consapevole che spetta a loro guidare la transizione verso un'agricoltura sostenibile in tutti i suoi aspetti, prospera e competitiva” ha dichiarato l’europarlamentare Herbert Dorfmann.
Matteo Pagliarani, vicepresidente del Ceja, il Consiglio Europeo dei Giovani Agricoltori, ha ribadito che “con solo il 6,5% degli agricoltori dell'UE di età inferiore ai 35 anni nel 2020, il problema generazionale è presente ovunque in Europa e dovrebbe essere una priorità politica. L'agricoltura dell'UE sta invecchiando, con molte conseguenze sul dinamismo dei territori rurali, sull'attuazione degli obiettivi di sostenibilità e sulla capacità di produrre cibo mantenendo l'identità delle nostre regioni e dei nostri paesaggi”.
Mentre il presidente nazionale di Agia, Enrico Calentini, ha sottolineato che proprio gli under 40 di CIA sono stati determinanti, da un lato, nella stesura di un testo per l’imprenditoria giovanile diventato la prima legge nazionale per il settore e, dall’altro, strategici a livello Ue (dal contributo per il Data Act a quello per la risoluzione Carvalhais sul ricambio generazionale).
L’assessore provinciale all’agricoltura, Giulia Zanotelli ha voluto portare l’attenzione sulle azioni intraprese dalla Provincia: “Ragionando sul quadro complessivo il tema della natalità e dell’invecchiamento si è collegata anche al tema della manodopera. Le soluzioni non sono in tasca, ma l’obiettivo ultimo è sicuramente quello di preservare non solo la presenza dei giovani ma della gente tutta nel trentino, anche nelle valli. C’è da guardare un altro dato, quello delle aziende di prima e di seconda. Su alcuni territori senza le aziende di seconda non ci sarebbe agricoltura con conseguente abbandono del territorio. In ogni caso, per un confronto, le porte dell’assessorato sono e saranno sempre aperte per voi, per tutti”.
“La transizione green va costruita con gli agricoltori e i giovani del settore ne sono in assoluto la forza propulsiva -ha concluso poi il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini-. Le proposte avanzate da Cia alle istituzioni nazionale ed europee spingono per il riconoscimento degli agricoltori e dei dati che producono, mettono al centro il ruolo chiave della formazione e dell’innovazione, ma anche e soprattutto dell’accesso al credito e di un reddito equo e dignitoso. Rilanciamo queste istanze, continuando a sollecitare più risorse a supporto. Serve fare molto di più per permettere ai giovani di fare impresa in agricoltura, oggi e più a lungo possibile”.
Al termine dell’appuntamento, in linea con la politica di valorizzazione dei prodotti locali, Agia ha organizzato un agriaperitivo a cura delle piccole aziende associate in collaborazione con Deges.