11 Marzo 2024 | None

Acqua: AèV, EUWAY patrimonio “guida” contro i cambiamenti climatici

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Realizzati nuovi strumenti formativi. Al Parlamento Ue l’evento conclusivo dell’iniziativa Erasmus+ con l’Associazione di Cia tra i 7 partner europei

Il progetto Erasmus+ EUWAY lascia al mondo agricolo, ma anche a scuole e università un patrimonio di informazioni e buone pratiche estremamente necessario e importante per affrontare i cambiamenti climatici e soprattutto per un uso sostenibile e razionale dell’acqua in agricoltura. Questo il messaggio dell’Associazione Agricoltura è Vita di Cia-Agricoltori Italiani da Bruxelles dove, al Parlamento Ue ospiti dell’eurodeputata Camilla Laureti, si è tenuto l’evento finale della progettualità.

Per AèV-Cia, infatti, intervenuta con il suo presidente Stefano Francia “l’esperienza EUWAY indica la strada per futuri investimenti che devono sempre di più mirare alla creazione di prospettive certe per il futuro dell’agricoltura, del cibo, della società, dei cittadini e di tutto il pianeta”.

All’acqua, in particolare, l’urgenza di porre maggiore attenzione dopo gli eventi siccitosi estremi e le alluvioni devastanti degli ultimi anni. Occuparsene, ha dimostrato EUWAY, vuol dire prendere coscienza del suo ruolo e valore, formarsi e riconoscerne il coinvolgimento negli eco-schemi, nelle pratiche di rigenerazione del suolo come nella riduzione delle sostanze chimiche pericolose, lavorare a misure e strumenti concreti per il risparmio idrico, sulla base degli obiettivi del Green Deal.

Adesso, la partnership EUWAY si propone, a partire dai materiali formativi creati (disponibili su https://euway-erasmus.eu/) di rilanciare, con nuove progettualità, la ricerca di soluzioni fattibili e resilienti ai temi della siccità, degli eventi atmosferici estremi, del risparmio idrico e delle altre problematiche derivanti dai cambiamenti climatici. Risultato concreto e nuovo punto di forza le guide nazionali e quella riassuntiva transnazionale, importantissimi materiali formativi messi a punto per il mondo agricolo, ma anche per scuole e università. Sono validi punti di riferimento grazie alla presenza di casi studio significativi e buone pratiche nell’uso delle acque irrigue, di moduli formativi dedicati ai gruppi target e volti ad aumentare la sostenibilità irrigua in agricoltura.

Funziona il metodo e cresce la squadra di esperti e tecnici, associazioni e organizzazioni orientate a lavorare in questo senso. Al convegno finale, a Bruxelles, erano più di 100 i partecipanti. C’erano i relatori della Dg Agri e della Dg Envi in Commissione Ue, l’Agenzia fiamminga dell’ambiente, l’European landowners organizzatore dell’evento, l’Università tecnica dello Shannon, ma anche il Consorzio di Bonifica della Romagna.