04 Dicembre 2024 | None

A Parigi la bilaterale tra Fini e il presidente della Fnsea Rousseau

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Il presidente di Cia: “Avanti insieme sulle grandi sfide per l’agricoltura Ue, dalla Pac al Mercosur”

Il reddito degli agricoltori, la riforma della Pac e il Mercosur. Questi i temi principali della bilaterale tra il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, e il presidente della Fnsea-Fédération nationale des syndicats d’exploitants agricoles, Arnaud Rousseau, che si è tenuta nella sede dell’organizzazione a Parigi. 

Nella delegazione anche il vicepresidente nazionale Matteo Bartolini.

“Un incontro molto positivo e proficuo che consolida e rinsalda i rapporti tra agricoltori italiani e francesi -ha detto Fini- indispensabile per affrontare le sfide che ci aspettano a Bruxelles da qui ai prossimi mesi”.

In particolare, tra le azioni prioritarie che Cia e Fnsea hanno convenuto di portare avanti insieme a livello europeo, c’è la revisione della Pac, per arrivare a una Politica agricola comune più competitiva ed equa, destinata a chi vive di agricoltura, con un budget forte e uno ad hoc destinato alla transizione per la sostenibilità.

Sulla stessa linea, le due organizzazioni, anche sulle misure per rafforzare la posizione degli agricoltori lungo la filiera, perché a ogni prodotto deve essere corrisposto il giusto prezzo, e sulle aree interne, che vanno sostenute e rilanciate per combattere lo spopolamento e promuoverne il valore economico, ambientale e sociale per le comunità.

Azioni comuni, infine, sul commercio internazionale, per dire stop ad accordi penalizzanti per il settore primario e insistere su intese basate sulla reciprocità. Per Cia, la battaglia degli agricoltori francesi sul Mercosur, in questi giorni in piazza contro l’adozione del trattato, è una battaglia europea e va assolutamente rivalutata la volontà della Commissione Ue di spingere per chiudere l’intesa, visto l’impatto negativo che potrà avere sul comparto. Ugualmente, secondo Cia e Fnsea, si dovrà rispondere uniti in Europa anche a eventuali attacchi di Trump sul fronte dei dazi.