06 Marzo 2020 | None

L'identikit dei primi tavoli

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Cinque tappe già concluse: Sassello nel Savonese, Benevento, Campi Bisenzio nel Fiorentino, Fabriano nell'Anconetano e Padova per 16 regioni coinvolte in totale. Liguria e Piemonte nella prima interregionale di Cia al Nord; Campania, Calabria e Basilicata in quella al SudToscana, Emilia Romagna e Umbria in Centro Italia. Quindi Marche, Abruzzo, Umbria, Lazio e Molise insieme per la tappa del roadshow degli Agricoltori Italiani nell'Appennino segnato dal sisma. Infine Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige nell'ultimo appuntamento con le Cia del Nord. 

Un roadshow, partito a settembre per attraversare la dorsale appenninica, promosso da Cia-Agricoltori Italiani e dedicato a “Il Paese che Vogliamo” progetto in cinque mosse per cambiare l’Italia.

Ad oggi, sono stati 280 i partecipanti, per lo più uomini e di età compresa tra i 35 e 65 anni, protagonisti dei tavoli tematici organizzati intorno alle questioni ritenute non più rinviabili e necessarie al Paese. Tra queste la gestione della fauna selvatica e lo sviluppo di filiere a vocazione territoriale, le più sentite con la concentrazione maggiore di presenze al dibattito. Seguono gli interventi di manutenzione delle infrastrutture, le politiche di governo del territorio e la coesione istituzioni-enti locali per il rilancio delle aree interne in Europa.

E’ questo l'identikit emerso dai primi tavoli del roadshow di Cia da Nord a Sud Italia, organizzati coinvolgendo istituzioni regionali e locali, enti e associazioni territoriali.


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