8 marzo: da Anp-Cia auguri di pace, diritti e reali pari opportunità per le donne
Il messaggio delle vicepresidenti nazionali Anna Graglia e Giovanna Gazzetta.
7 mar - Libertà, democrazia, giustizia sociale, lavoro, scuola, salute, ambiente, in questo 2025 cosa esprimere e rivendicare come donne? La pace, prima di tutto, risponde Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, guardando all’8 marzo, in questo momento particolarmente complesso e gravoso di pericoli.
Le controversie fra gli Stati o all’interno dei singoli Paesi -sostiene Anp-Cia- vanno risolte nei tavoli negoziali. Pace e disarmo, è la volontà unanime delle persone di buona volontà e, come sta chiedendo
Papa Francesco, anche Anp-Cia dice stop alle guerre, deporre le armi e cominciare trattative serie per mettere fine alle ostilità.
“Troppi conflitti violenti si stanno combattendo in Europa e nel Mediterraneo, Ucraina, Israele, Striscia di Gaza e Cisgiordania, e in più parti del globo terrestre. Oltre una cinquantina di guerre sparse nel mondo, con l’uccisione di bambini, donne e uomini, la devastazione di città e paesi interi” ricordano Anna Graglia e Giovanna Gazzetta, vicepresidenti nazionali di Anp-Cia.
“Le risorse bruciate nei bombardamenti distruttivi e quelle che sembrerebbero destinate agli armamenti, con ulteriori e più copiosi stanziamenti -chiedono Graglia e Gazzetta- dovrebbero essere indirizzate a risolvere i gravi problemi della sanità in difesa del Servizio sanitario nazionale, universalistico e gratuito, tanto per indicare uno dei problemi più annosi del momento. Anp-Cia non intende desistere nella sua battaglia per la tutela dei diritti delle persone più fragili. “Ci vuole un sistema di protezione sociale che dia serenità a chi è in difficoltà e possa avviare in concreto ciò che le recenti normative prevedono -spiegano Graglia e Gazzetta- a cominciare dalla legge di riforma della non autosufficienza; oltre a dare risposte a pensioni al minimo dignitose, contrastando il pesante aumento del costo della vita che i pensionati portano sulle loro spalle, e che, finora, non ha affatto trovato corrispondenza nel cedolino di riscossione della pensione.
Senza contare il diradamento dei servizi in tutta l’area montana, collinare e interna del Paese - sottolineano- aggravato da un sistema dei trasporti spesso inadeguato e sempre più costoso per l’utente. E potremmo continuare con le tematiche dell’ambiente, dell’occupazione, del lavoro, dell’agricoltura, del commercio, dell’artigianato, dell’industria, della inderogabilità dell’innovazione. C'è veramente tanto da fare se si sceglie la pace, anziché la guerra. Speriamo che le donne d'Europa sappiano scegliere la pace, è questo il nostro augurio -aggiungono le vicepresidenti di Anp-Cia- e che fra un anno abbia davvero senso festeggiare, anche la fine dei femminicidi e, magari, una vera parità salariale e di carriera tra donne e uomini. Ci piace, infine, ricordare Marisa Cinciari Rodano, prima donna vicepresidente della Camera dei deputati, e la sua scelta della mimosa come fiore simbolo dell’8 marzo. Un messaggio importante, per il significato del fiore, emblema di luce e rinascita, una pianta eccezionalmente robusta nonostante il suo aspetto fragile, evocativa dell'energia celata della femminilità”.
Auguri a tutte le donne dall’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani