8 Marzo- Anp-Cia Emilia Romagna: donne lavoratrici e pensionate.
Lavorare per colmare le disuguaglianze di genere nelle retribuzioni e nel reddito
Nel giorno della Festa della donna, si è riunita a Bologna l’Anp-Cia dell’Emilia Romagna per un
confronto tra i membri dell’Associazione dei pensionati unitamente alla rappresentanza dell’Anp-Cia
nazionale con la partecipazione del Segretario, Daniela Zilli.
Nella sua introduzione Pierino Liverani, Presidente dell’Anp Emiliano-romagnola, ha presentato i
temi prioritari della Legge di bilancio, sanità e pensioni -sui quali l’Associazione sta portando avanti
progetti e incontri- annunciando un’iniziativa nazionale.
“Ci battiamo per una sanità universalista, oggi minacciata da una politica del governo nazionale
sempre più orientata al progressivo definanziamento della sanità pubblica” dichiara con
determinazione il Presidente Liverani.
Il tema del femminile è evidenziato da Franca Gordini, Vice Presidente dell’Anp-Cia Emilia
Romagna, con il ricordo del significato dell’8 marzo, delle conquiste delle donne, dei valori della lotta
e dei diritti conquistati anche a prezzo di violenze, subalternità e oppressione.
Donne e diritti nel passato della storia agricola regionale sono la cornice dell’intervento della
Prof.ssa Eloisa Betti, Responsabile scientifica dell’Archivio storico dell’Udi- Unione donne italiane di
Bologna. Molto apprezzata la sua ricerca documentale sui diritti in agricoltura nel Novecento e il
focus sulla mezzadria in Emilia Romagna, superata in tempi recenti con l’approvazione della Legge
203 del 1982, che ha dato avvio a un nuovo modello imprenditoriale modificando per sempre
l’agricoltura italiana, contribuendo a dare un forte impulso alla crescita economica del Paese.
“E’ grazie al lavoro svolto dalle donne nelle aziende agricole che si è potuto sviluppare negli anni
successivi quel concetto di multifunzionalità legato all’ospitalità negli agriturismi, alle fattorie
didattiche e alla vendita diretta, che ha ridisegnato tutta l’economia rurale italiana- ha concluso Eloisa
Betti”.
Tecnico ma incisivo l’intervento del Segretario nazionale Anp-Cia, Daniela Zilli, riguardo gli effetti
della Legge di bilancio 2024 sulla vita dei pensionati: dalla diminuzione reale del potere d’acquisto
delle pensioni, all’efficienza del SSN, fino ad arrivare al decreto attuativo della Legge 33/2023 di
riforma per l’assistenza per gli anziani non autosufficienti. Situazione ancor più aggravata dalla
spirale inflattiva, con un importante aumento dei costi di generi alimentari, di farmaci, di utenze e di
servizi alla persona.
Daniela Zilli chiude con un’osservazione importante: “Le pensioni più basse sono quelle delle donne,
le differenze di retribuzione in età da lavoro aggravano il gap degli assegni previdenziali una volta
raggiunta l’età pensionabile. I provvedimenti pensati per le donne, come l’Ape sociale e Opzione
donna, penalizzano pensioni già molto basse rimarcando le disuguaglianze di genere ancora
purtroppo presenti nel nostro Paese”.
Sulla Legge di bilancio 2024, Giorgio Davoli specifica che l’Anp-Cia si è impegnata per rivendicare
sul piano previdenziale l’aumento delle pensioni minime almeno fino a 800 euro, ancora bloccate a
circa 600 euro al mese e non congrue con l’inflazione e ribadisce l’impegno alla tutela degli anziani
nei loro diritti.
Gli fa eco il Presidente dell’Anp-Cia Romagnola, William Signani, sottolineando la necessità di un
adeguato finanziamento della sanità pubblica anche per far fronte alla carenza di medici di base,
soprattutto nelle zone a bassa densità abitativa o con condizioni geografiche disagiate e rurali.
Significativo l’intervento della Presidente regionale Donne in Campo Emilia Romagna, Miriana
Onofri, che ha evidenziato il ruolo delle donne in agricoltura, punto di riferimento familiare e sociale,
oltre che economico, in Emilia Romagna, nella quale si trovano il 32% delle imprenditrici agricole del
Paese.
La riflessione su pace, democrazia e progresso di Valentino Calderoni, dell’Anp-Cia Ferrara, sollecita
tutti a non adagiarsi.
Le conclusioni del Convegno vengono affidate al Vice Presidente Cia Emilia Romagna, Valeria
Villani. Portando i saluti del Presidente Cia Emilia Romagna, Stefano Francia, sottolinea -da giovane
mamma- le preoccupazioni per le figlie di questa generazione, che vivono con la paura di girare
libere e con la prospettiva di guadagnare meno e dover rincorrere diritti di parità che stentano a
essere raggiunti. “Stiamo perdendo di vista gli obiettivi- spiega Villani- e rinnovo l’invito a un impegno
sociale ideale, ma anche costante per la salvaguardia dei diritti. Un tema oggi più che mai attuale,
viste le guerre atroci che si traducono nel massacro dei più deboli e, di fatto, nella negazione delle
persone e dello sviluppo delle economie dei Paesi coinvolti”.