11 Ottobre 2010

Sardegna: il 13 ottobre a Cagliari manifestazione unitaria contro la crisi dell'agricoltura

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"Uniti per l'agricoltura". Sotto questo slogan mercoledì prossimo 13 ottobre a Cagliari, con partenza del corteo da piazza dei Centomila e conclusione in piazzale Trento presso la Presidenza della Giunta Regionale, si svolgerà la manifestazione indetta da Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri a sostegno dei produttori, sempre più in grave crisi.
In vista della manifestazione unitaria, le organizzazioni professionali agricole hanno messo a punto il seguente documento.
"L'agricoltura sarda attraversa un momento di crisi senza precedenti. Rispetto ad un costante aumento dei costi di produzione, i ricavi registrano una forte diminuzione, determinando in tal modo una decurtazione dei redditi dei produttori. A fronte dell'aggravarsi delle condizioni del settore, in tutti i suoi comparti, non si assumono le dovute decisioni, sia da parte del Governo nazionale che della Giunta regionale.
Le organizzazioni professionali agricole ( Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri) hanno, pertanto, ritenuto, di rappresentare il profondo disagio e il forte malessere degli agricoltori e dei pastori, chiamandoli ad uno sciopero regionale del settore agricolo con una manifestazione unitaria che si terrà a Cagliari il 13 ottobre 2010 con partenza del corteo da piazza dei Centomila e conclusione in piazzale Trento presso la Presidenza della Giunta Regionale.
Le organizzazioni, nel considerare il ruolo che l'agricoltura riveste nell'economia e nella società sarda, chiedono la solidarietà delle istituzioni locali, delle forze politiche di tutte le forze sociali rappresentative del mondo del lavoro, delle categorie economiche produttive e di quelle impegnate nella tutela dei bisogni e dei diritti dei cittadini.
Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri rivendicano:
- la dichiarazione dello stato di crisi dell'agricoltura da parte del governo nazionale;
- l'attuazione dell'ordine del giorno sul comparto ovicaprino recentemente approvato dal Consiglio regionale;
- il rilancio dei principali comparti dell'agricoltura sarda (zootecnico, cerealicolo, ortofrutticolo, vitivinicolo ed olivicolo);
- il ripristino e la stabilizzazione degli sgravi contributivi previdenziali nelle aree svantaggiate e montane e la reintroduzione del "bonus gasolio";
- la revisione della delimitazione delle aree svantaggiate per includervi tutti i comuni sardi in considerazione delle sue storiche diseconomie e del suo stato di insularità;
- la concreta attivazione di misure che garantiscano la continuità territoriale delle merci;
- la ricerca di idonee soluzioni sull'indebitamento in agricoltura, dando seguito ai due ordini del giorno approvati dal Parlamento Italiano su proposta dei parlamentari sardi;
- l'attivazione di misure atte a favorire l'accesso al credito da parte dei produttori agricoli, partendo dall'approvazione di un'idonea normativa sul prestito di conduzione che affranchi pastori ed agricoltori dalla mannaia della caparra;
- l'attuazione delle norme e la deliberazione degli atti necessari per consentire un costo equo dell'acqua per irrigazione, compatibile con una sana gestione aziendale;
- l'approvazione e la messa in atto degli strumenti che consentano una riduzione dei costi di produzione con la realizzazione di impianti per la produzione di energie alternative;
- il sostegno degli strumenti organizzativi capaci di controllare l'intero processo di filiera da parte dei produttori, evitando o contrastando la perdita di valore aggiunto che si realizza a valle del processo di produzione primario.
Poiché il tema delle risorse finanziarie è una delle prime condizioni per la realizzazione degli obiettivi richiamati, le organizzazioni agricole chiedono con forza che la manovra finanziaria per gli anni 2010-2013, così come proposta dall'assessore del Bilancio, sia radicalmente rivista per garantire adeguata copertura finanziaria alle esigenze dell'agricoltura.
Chiedono, inoltre, che, contestualmente al superamento delle emergenze, nel rispetto degli indirizzi a suo tempo impartiti alla Giunta dal Consiglio regionale, sia programmata, con l'apporto centrale delle organizzazioni e della Commissione Agricoltura del Consiglio, una Conferenza regionale dell'Agricoltura. Tale momento è utile per aggiornare le analisi all'interno del nuovo contesto europeo e internazionale che si è determinato e si va a determinare, e per elaborare, con la più ampia concertazione, una nuova legge regionale di settore, provvedendo in primo luogo ad operare un'azione di snellimento e adeguamento normativo e a semplificare, con una forte azione di sburocratizzazione, le procedure amministrative.
Ritengono, infine, urgente l'apertura di un ampio confronto sul tema della nuova Pac post 2013 con l'intento di portare all'attenzione del Governo nazionale e degli organi comunitari, che stanno procedendo alla definizione dei nuovi regolamenti senza considerare le specifiche esigenze dell'agricoltura sarda".