La gestione sostenibile delle acque: sfida e opportunità. Convegno Cia Pavia
L'evento alla presenza tra gli altri del vicepresidente del Senato Centinaio e del presidente nazionale Fini
L’acqua come bene primario da proteggere attraverso progettualità condivise tra imprenditori, mondo scientifico e istituzioni. Questa la finalità del convegno organizzato da Cia-Agricoltori Italiani Pavia che si terrà il 23 gennaio, dalle ore 9,30 al Teatro Martinetti di Garlasco (Pavia), dove studiosi, ricercatori e tecnici illustreranno ad una platea composta da imprenditori agricoli e rappresentanti politici locali e nazionali una serie di studi, analisi e progetti finalizzati ad una gestione sostenibile dell’acqua per evitare che fenomeni come la siccità mettano a repentaglio l’attività agricola, e in modo diretto tutta la filiera alimentare nazionale.
Alla presenza tra gli altri dell’on. Gian Marco Centinaio, attuale vice presidente del Senato, già Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali del Governo Conte, del presidente della Provincia di Pavia Giovanni Palli e di Ruggero Invernizzi, Presidente della Commissione Agricoltura di Regione Lombardia, oltre alla presenza del presidente di Cia nazionale Cristiano Fini, Cia Pavia ospita sul palco del Teatro Martinetti di Garlasco diversi rappresentanti del mondo scientifico ed accademico che illustreranno ricerche e analisi legate a nuove tecniche di conservazione dell’acqua, strategie di mantenimento delle falde acquifere ed esempi di gestioni virtuose in momenti di scarsità idrica.
Carlo Emilio Zucchella, risicoltore e Presidente di Cia Pavia, nonché padrone di casa, commenta così l’iniziativa: “Con questo convegno vogliamo lanciare un messaggio forte ai politici e amministratori affinché tutti siano consapevoli che una migliore gestione della risorsa idrica è un tema fondamentale per l’intera collettività, non solo per il comparto agricolo. Non abbiamo l’ambizione di risolvere tutti i problemi legati alla siccità e alle conseguenti criticità di gestione dell’acqua a fini irrigui, riteniamo tuttavia fondamentale tenere alta l’attenzione sul tema e questo è l’obiettivo principale dell’evento di Garlasco. Grazie alle competenze tecniche dei nostri ospiti intendiamo supportare le aziende agricole che, pur essendo esempio di resilienza, non hanno gli strumenti per affrontare da sole tutte le criticità, per questo lo sviluppo della ricerca sulla gestione sostenibile dell’acqua è un punto fondamentale che tratteremo durante il convegno.”.
Siccità e grandine, che nel territorio dell’Oltrepò hanno infatti causato enormi danni alle risicolture e soprattutto ai vitigni, con perdite enormi di raccolti per un totale di decine di milioni di euro di mancato guadagno, sono fenomeni che secondo i maggiori climatologi mondiali si ripeteranno sempre più frequentemente. Dopo i gravi danni causati l’anno scorso, il mondo agricolo pavese si compatta quindi per chiedere soluzioni efficaci per affrontare il 2023 con maggiore serenità ed evitando situazioni di emergenza vissute l’anno passato.
È dunque necessario risolvere il problema in anticipo, con la consapevolezza che solo attraverso uno sforzo comune tra istituzioni, mondo scientifico e imprese agricole si potranno studiare iniziative e avviare progetti di recupero, contenimento e distribuzione efficace dell’acqua, di modo da vivere eventuali criticità con reattività e tempestività.
Bene primario per eccellenza, è giusto poi ricordare che l’assenza di acqua a disposizione dell’agricoltura influisce in modo diretto sulla filiera alimentare nazionale, causando inevitabilmente un aumento dei prezzi dei prodotti a danno dei consumatori finali. Se già gli effetti della guerra in Ucraina hanno portato ai rincari di energia, fertilizzanti e mangimi, l’eventuale siccità provocherà una diminuzione di produzioni ed un contestuale aumento del costo finale degli alimenti. La crisi che ne deriverà avrà risvolti socio-economici drammatici: con la chiusura di sempre più aziende e la perdita di lavoro di molte persone, si rischia di dover affrontare situazioni di indigenza economica di tante famiglie.