I pensionati al centro della Festa di San Martino con Anp-Cia Padova
Tradizionale Festa di San Martino, con un’attenzione particolare agli anziani e ai più fragili, domani, sabato 11 novembre: appuntamento alle 10 al Teatro Marconi di Abano Terme con lo spettacolo “El zenero de mio zenero”, compagnia El Porteo. A seguire il pranzo sociale dell’Anp, l'Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani Padova al ristorante “Al Bosco” di Cervarese Santa Croce.
"Sarà un momento per celebrare la festa del ringraziamento per l’annata agraria appena terminata, che storicamente coincide con la ricorrenza di San Martino -sottolinea il presidente di Anp-Cia Padova, Carlo Miatello-. Ma anche per fare il punto della situazione sull’attuale condizione dei pensionati”. In particolare, sulla questione della non autosufficienza: nel padovano sono oltre 20mila gli anziani che abbisognano di una cura continua, h24, spesso per malattie completamente invalidanti.
"Da diversi anni poniamo questo tema nelle sedi più opportune -continua Miatello-. Tuttavia, non ci è mai stata data una risposta precisa e puntuale, soprattutto in termini di fondi”. Nella nuova Legge Finanziaria, chiarisce, “il Governo non ha previsto nessun tipo di stanziamento a favore della riforma relativa all’assistenza della non autosufficienza, peraltro indicata nel Pnrr".
"Nonostante i buoni propositi dichiarati la scorsa primavera dallo stesso presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, oggi scopriamo che non esiste alcuna voce nella Manovra". Ancora una volta, dunque, la categoria degli anziani sembra essere stata dimenticata dalle Istituzioni. Quando, invece, dovrebbero dare segnali concreti di vicinanza. Da notare, aggiunge il presidente di Anp-Cia Padova, che il numero dei non autosufficienti, non solo ricadenti nella fascia over 75, è destinato ad aumentare da qui ai prossimi anni. “Il rischio è che la riforma approvata dal Parlamento, svuotata dalla necessaria copertura economica, finisca su un binario morto. Siamo chiamati a tenere alta l’attenzione su un argomento dirimente”. Dove non arriva la sanità pubblica a sostegno della non autosufficienza, sottolinea, “ci mette una pezza la rete famigliare, se questa esiste. Purtroppo tante persone, appunto non autosufficienti, rimangono sole”. E sono pochissimi i posti nelle case di riposo della provincia, mentre nel 2024 le relative rette potrebbero aumentare di circa 400 euro al mese a motivo degli alti costi di gestione delle strutture. “Risulta fondamentale dare subito una piena operatività alla riforma. Vigileremo sull’iter -conclude-. Lo dobbiamo alle persone non autosufficienti e alle loro famiglie”.