14 Settembre 2005

Domani si inaugura la quinta edizione di "Pane Nostrum"

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Ci chiediamo mai cosa c'è dietro quel gesto familiare che facciamo quotidianamente nel mettere in tavola il pane? A Senigallia, da domani 15 settembre al 18 settembre, nella suggestiva cornice di piazza del Duca, giardini della Rocca Roveresca e Foro Annonarioil pane sarà per quattro giorni l'alimento su cui verranno puntati i riflettori per conoscere, assaggiare e perché no, impastare.
Domani, alle ore 16, taglio del nastro per la quinta edizione di "Pane Nostrum", festa internazionale del pane. "Appuntamento con la qualità, la tipicità ed i sapori delle tradizioni panificatorie delle varie regioni d'Italia e del mondo. Un affascinante viaggio nella storia e nella geografia del pane".
Dopo i successi delle precedenti edizioni, "Pane Nostrum", una manifestazione del Comune di Senigallia, in collaborazione con Assipan Confcommercio e Cia della Provincia di Ancona, con la partecipazione della Provincia di Ancona assessorato all'Agricoltura, della Camera di Commercio di Ancona e della Regione Marche, apre nuovamente i suoi forni a cielo aperto per raccontare la strada della qualità del pane. Il tema di quest'anno sarà: "Dalla terra, l'acqua, l'aria, il fuoco: il Buon Pane". Terra su cui far germogliare i differenti tipi di cereali, acqua con cui impastare, aria a cui lievitano le forme, fuoco che cuoce. Quattro elementi che contribuiscono a creare differenze e carattere al pane.
Saranno più di trenta i tipi di pane presenti alla manifestazione il cui profumo richiama gente da ogni parte d'Italia, oltre a vari tipi di focacce e dolci da forno.
Si potranno vedere ed assaggiare pani celebri provenienti dalla Toscana, Lazio, Emilia, Puglia, come il Pane di Altopascio, il Pane di Genzano, la Coppia Ferrarese, il Pane di Altamura, quello di Castel Vetrano (Trapani) che vedrà la Sicilia ed i suoi panificatori come regione ospite della manifestazione, il Pane Abruzzese, i pani provenienti da Inghilterra, Germania e Francia come il "Brown Bread" o il "Fruited Dough", il "Laugenbrezel" o il "Traubenbrote", le "Baguettes" e i "Croissants", ma l'ospite d'onore di "Pane Nostrum 2005" saranno le Marche.
Tra i pani delle Marche presenti: il Pane di Chiaserna diffuso nel territorio del Montefeltro (Pesaro Urbino) è riconosciuto dalla regione Marche ed è inserito nell'elenco dei prodotti tipici nazionali pubblicati dalla gazzetta ufficiale della Repubblica. La bontà di questo pane è dovuta all'utilizzo di acqua di sorgente del Monte Catria che conferisce al prodotto leggerezza e freschezza nel tempo e alla calma con cui viene fatto lievitare. Il lievito utilizzato è il lievito madre dell'impasto del giornogiorno precedente, tempo necessario affinché utili microrganismi fermentino in tutta calma.Sempre della provincia di Pesaro Urbino sarà presentata la Schiera del Marinaio un pane che un tempo i marinai portavano in mare quando uscivano per la pesca e veniva preparato dai fornai del porto. Il Filone marchigiano, il Pane al farro, il Pane da agricoltura biologica.
E poi ancora il Pane del dottore, una fila che viene fatta in un forno a legna a Mercatello sul Metauro (Pesaro Urbino), che usa solo farine macinate a pietra nel mulino di proprietà della famiglia di fianco al forno. Il Pane di Sarnano (Macerata) fatto a mano. Il Pane di Arcevia (Ancona). Il Pane del Duca dedicato a Giovanni Della Rovere, nominato Signore di Senigallia (Ancona) nel 1474 da Papa Sisto IV, preparato con farina di grano tenero da agricoltura biologica certificata, acqua dei monti opportunamente decalcificata e un lievito ottenuto dal quotidiano rinnovamento del lievito madre. Il Pane di Cessapalombo (Macerata) realizzato attraverso una lenta lievitazione naturale, con lievito madre, è definito da chi lo fa il "pane neutro per eccellenza" che si accompagna ad ogni tipo di companatico senza sovrastarne i sapori.La Ciambella Ascolana, un pane casereccio fatto a forma di ciambella con tanto di buco in mezzo e ilFilone Ascolano entrambi della provincia di Ascoli Piceno. Dalla neonata provincia di Fermo (Magliano di Tenna) provengono la Filetta del Tenna un pane con farina macinata a pietra cotto nel forno a legna e la Lingua Spianata una focaccia. Il Pane birra e formaggio, il Pane integrale con olive, perfinoil Pane al cioccolato...
Altri pani ancora saranno presenti a "Pane Nostrum" a rappresentare i pani tipici delle Marche. E sempre dalla Marche altri prodotti tipici da forno come i maritozzi con l'uvetta, le paste con il mosto, le ciambelle della cresima (un dolce di forno tipico marchigiano, il cui impasto viene prima lessato e poi cotto al forno e ricoperto da chiara zuccherata sbattuta a neve), le ciambelle all'anice, il calcioni, ciambellone, biscotti di mosto d'arcevia, la crostata alle mandorle e meringa e poi ancora prelibatezze da forno comele focacce, la pizza con i grasselli, la pizza del fornaio, cacciannanz…
Con il tema dellaquinta edizione: "Il Buon Pane" a "Pane Nostrum 2005" si vogliono raccontare i diversi momenti che occorrono per fare arrivare in tavola questo prezioso alimento.
All'interno della manifestazione, importante momento di incontro e confronto fra tutte le "attività" legate al prodotto "pane", convegni ed iniziative culturali legate alla buona gastronomia come i corsi per imparare a fare il pane, nuova sezione dell'evento, e l'ormai celebre "villaggio storico", allestito nei giardini della Rocca Roveresca, che ripercorre la storia della nascita del pane. Dopo la Mesopotamia, l'Antico Egitto, la Grecia e, con un salto storico in omaggio alla mostra "I Della Rovere" (2004) il pane nel rinascimento", quest'anno il viaggio nella storia del pane, che ha suscitato grande interesse nel pubblico e nelle scolaresche fin dalla prima edizione, continua con l'Antica Roma.
Una sezione dell'evento sarà dedicata al "Pane in Cucina", l'area in cui si potrà cenare assaggiando alcuni piatti sapientemente preparati dall'Istituto Alberghiero Panzini di Senigallia, che hanno fra gli ingredienti il pane raffermo a conferma di come questo alimento sia utile a preparare un intero pasto dal primo al dolce.