Frico con patate e cipolle
Piatto tipico della tradizione friulana
Ingredienti
Per 4 persone:
Pepe nero q.b.
Montasio stagionato o semistagionato 500 g
Patate (peso da pulite) 500 g
Cipolle (peso da mondate) 200 g
Sale fino q.b.
Olio extravergine d'oliva50 g
Preparazione
Occorrono 20" per preparate il piatto e poi 40" per la cottura. La ricetta è semplice e parte dalla sbucciatura delle cipolle. Affettare poi finemente a rondelle, poi sbucciare anche le patate con un pelaverdure o un coltello e grattugiare con una grattugia a fori grossi. Eliminare la scorza del formaggio Montasio e grattugiare a fori grossi.
In un tegame capiente versare 40 gr di olio e la cipolla. Far soffriggere qualche minuto a fuoco dolce mescolando spesso con un cucchiaio di legno per evitare che la cipolla si attacchi al fondo della padella o si bruci. Dopodiché unire anche le patate grattugiate e far cuocere per circa 10 minuti. A questo punto unire anche il formaggio Montasio grattugiato, salare e pepare a piacere. Far cuocere il frico per circa 20 minuti a fuoco medio, mescolando per far sciogliere il formaggio completamente.
Terminata la cottura, ad impasto omogeneo spegnere il fuoco. In una padella antiaderente a bordo basso versare un filo d'olio, farlo scaldare leggermente e versare l'amalgama di patate, cipolle e Montasio nella padella, cercando di eliminare il grasso superfluo. Distribuire e compattate il frico nella padella e cuocere a fiamma alta senza mescolare. Appena si sarà formata la crosticina, giratelo dall'altro lato.
Piatto tipico della cucina friulana, racconta l'antica tradizione dei Monti della Carnia. Secondo o piatto unico, rende protagoniste materie prime che sono regine dell'agricoltura e della cucina contadina. A questi si aggiunge un Dop friulano, il Montasio, formaggio grasso, di breve, media o lunga stagionatura, a pasta semidura o dura. Prodotto in due regioni, Friuli Venezia Giulia e Veneto, con latte di vacca. Caratterizzato da quattro tipologie: Fresco, Semistagionato, Stagionato, Stravecchio. Contraddistinto come “prodotto di montagna", presenta intensità aromatiche medio elevate in funzione del periodo di stagionatura.