10 Aprile 2018 | None

Dal carciofo plastica biodegradabile

#sostenibilità #agricoltura #innovazione
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Ricerca Smart Materials dell’IIT di Genova

Il processo di conversione totale dell'ortaggio di scarto, come il carciofo, in bioplastiche, è fattibile. A dirlo è oggi il team di ricercatori, poco più che trentenni, riunitisi da ben 55 paesi del mondo a Genova per il progetto Smart Materials dell’Istituto Italiano di Tecnologia.

La squadra, guidata da Athanassia Athanassiou, è sotto i riflettori in questi giorni a Firenze dove è stata presentata la ricerca in occasione della settima tappa del Giro d'Italia del Salone della CSR e dell'innovazione sociale.

Con gli scarti del carciofo gli studiosi hanno iniziato a lavorare quattro anni fa. Consci del fatto che produrre nuova plastica sia economicamente conveniente, ma riciclarla no, il team ha deciso di lavorare con le macromolecole naturali presenti negli scarti del carciofo, la cui parte cellulare si presta ad essere smontata e rimontata per diventare per esempio imballaggio proprio di frutta e verdura.

Come racconta oggi Buone Notizie, l’inserto del Corsera, hanno all'attivo più d'un brevetto e sviluppato le tecnologie. I prototipi sono già stati inseriti in un progetto di economia circolare che vede il prodotto finale utilizzato al mercato all'ingrosso di Genova fornitore della materia prima.